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Raccontare la religiosità popolare: tradizioni e fede con Chamin al Santuario di Valmala

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Raccontare di religiosità popolare significa dare valore a credenze, riti e tradizioni ormai perdute, che una volta permeavano la vita quotidiana, dando un senso di appartenenza e protezione a chi le viveva.

Nascere, vivere e morire protetti da una fede lontana dalla complessità dello stile di vita odierno. Questo era il credo religioso vissuto dai nostri nonni, un credo che non lasciava spazio alla solitudine, ma offriva conforto e sicurezza. La fede guidava ogni passo, un faro che aiutava a non smarrire la strada giusta, sorretti sempre dalla preghiera.

Si pregava per la salute, per la buona morte, per un raccolto abbondante e per il benessere degli animali della stalla e dell’aia. Una vita segnata dalle preghiere, ma anche da sacrifici quotidiani. Una vita in cui il non arrendersi era il messaggio più forte, l'invito a "andare avanti, abbi Fede!".

Di questa religiosità popolare e delle sue tradizioni si parlerà sabato 22 marzo alle 15.30, quando le guide di Chamin condurranno un cammino nel suggestivo paesaggio del Santuario di Valmala, in occasione dell'equinozio di primavera. Un'opportunità unica per riscoprire le radici di una fede che ha accompagnato generazioni intere, in un percorso di riflessione e riscoperta.

Al termine del cammino, sarà possibile cenare in compagnia al rifugio Dusman di Pian Pietro, per condividere storie e pensieri sulla bellezza e il valore di queste tradizioni.

Iscrizione obbligatoria al 329.4572984. Non mancare a questo viaggio nel cuore della religiosità popolare.

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