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Raccolta della frutta in Granda tra Covid e stagionali: il bilancio di un anno difficile

CUNEO

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CUNEO CRONACA - "Anche in agricoltura, la stagione 2020 verrà ricordata come straordinaria, segnata dall'emergenza sanitaria e la necessità di garantire la raccolta della frutta, tutelando la salute dei lavoratori, delle comunità e delle aziende, e non interrompere il processo produttivo di uno dei più importanti comparti a livello nazionale.

Cgil e Flai Cgil Cuneo hanno accolto questa sfida partendo da due priorità imprescindibili: il rispetto del contratto nazionali e provinciale di categoria per tutti i lavoratori e la garanzia di alloggio per i lavoratori stagionali. Cgil e Flai Cgil Cuneo hanno partecipato attivamente, a fianco della Cooperativa Armonia, alla gestione delle strutture di accoglienza diffusa, la cui chiusura definitiva, prevista il 30 novembre, è stata rispettata. La conclusione della stagione ortofrutticola e la conseguente partenza dei lavoratori stagionali verso altre regioni italiane e nuove opportunità di lavoro, permette di fare i primi bilanci a caldo.

Piertomaso Bergesio della Cgil Cuneo, che si occupa di coordinamento delle strutture del sistema di tutela individuale e del sistema di accoglienza: "Il primo dato che dovremo analizzare sarà quello relativo al flusso complessivo di lavoratori stagionali che hanno raggiunto il territorio. I partner del progetto FAMI Buona Terra hanno censito a oggi circa 500 lavoratori, 200 dei quali sono stati registrati direttamente dai nostri operatori. Queste persone sono una parte di quella manodopera precaria che copre il fabbisogno delle punte della raccolta. Ora attendiamo di conoscere i dati degli enti regionali preposti alla registrazione degli avviamenti al lavoro: siamo interessati a capire se anche l’annata 2020 vedrà confermare il trend di crescita dei contratti regolari (+ 90% dal 2008 al 2019).

La seconda considerazione riguarda l'ospitalità presso le aziende: Coldiretti ha dichiarato che, tra abitazioni e container, è stato garantito alloggio a circa l'85% della manodopera impiegata. Se venisse confermato, sarebbe un dato importante, in una stagione in cui le disponibilità di accoglienze diffuse sono state minori a causa dell'emergenza sanitaria.

Mai come quest'anno sarà importante condividere e comparare i dati dei sindacati e delle associazioni degli agricoltori, per aprire una riflessione sulle ospitalità concesse dai Comuni e capire come e dove hanno dormito i lavoratori che non sono stati accolti né in azienda né presso le strutture di accoglienza pubblica. CGIL e FLAI CGIL Cuneo insistono sulla necessità di confronto su dati reali per fotografare al meglio il fenomeno e individuare soluzioni strutturali che rispondano ai bisogni della comunità e garantiscano il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Andrea Basso, segretario generale Flai Cgil: "Le risposte non possono essere demandate alla buona volontà di enti e associazioni che si fanno carico del fenomeno. Le soluzioni devono coinvolgere tutti, anche per comprendere come si stia spostando la stagione e la raccolta e quindi il fabbisogno. Il sistema ha retto l'impatto della pandemia perché, pur nella differenza di interessi rappresentati, la rete territoriale è solida e si rafforza anno dopo anno. Ci auguriamo che l'anno prossimo altri Comuni, penso a Revello, comprendano l'importanza dell'accoglienza diffusa e scelgano di aderire.

Prefettura, Questura, Asl, i Comuni che storicamente aderiscono e anche quelli che si sono aggiunti quest'anno, hanno collaborato proficuamente. Il fondamentale lavoro di raccordo della Cooperativa Armonia tra istituzioni e autorità sanitarie ha facilitato la gestione dei contagi, mentre le organizzazioni del terzo settore non hanno fatto mancare il loro supporto nelle situazioni di emergenza. Oltre al lavoro ordinario, il sindacato ha messo in campo azioni specifiche di contrasto alla precarietà".

Zeno Foderaro della Segreteria Flai Cgil di Cuneo: "L'ente bilaterale FAVLA ha riconosciuto un'indennità economica ai lavoratori che hanno contratto il Covid-19 e sarebbero stati esclusi dalle normali previsioni di malattia perché in mancanza dei requisiti. Il 90% delle pratiche è stata seguita da FLAI CGIL Cuneo e questo significa che il presidio del territorio, attraverso il sindacato di strada e l'attività di Infopoint, ha garantito ai lavoratori un contatto fondamentale in un periodo particolarmente complesso e fornito informazioni di base per la tutela e il rispetto dei diritti.

Preoccupa il ripetersi di fenomeni di intermediazione irregolare della manodopera e un mercato delle accoglienze che sta prendendo piede in alcuni Comuni. Sono fenomeni illegali, gravi e inaccettabili che espongono tutta la comunità, favoriscono lavoro nero e grigio, minano la dignità e i diritti dei lavoratori che sono qui per contribuire all'economia del territorio e, non ultimo, destabilizzano il processo in corso che vuole invece promuovere gli sforzi di chi si adopera per la costruzione di una sistema basato su legalità, diritti ed efficacia organizzativa".

Davide Masera, segretario generale CdLT di Cuneo: "La partecipazione al progetto FAMI Buona Terra, finanziato con fondi ministeriali, ha imposto a tutti i partner di superare il ruolo istituzionale, allargare la visione, trovare soluzioni originali per raggiungere obiettivi condivisi. La presenza ai tavoli di confronto di soggetti portatori di interessi differenti ha permesso una lettura più completa, articolata, precisa del fenomeno e delle criticità. Sono stati mesi di confronto, anche duro, ma sempre costruttivo e volto all'individuazione di soluzioni funzionali e risposte efficaci che hanno superato le sempre più evidenti lacune legislative".

Cgil e Flai Cgil Cuneo condividono l'appello del Comune di Saluzzo affinché si lavori presto e bene al rinnovo del quadro legislativo in materia di immigrazione. Non a Saluzzo, ma in tutta Italia, l'agricoltura è basata sul lavoro di stagionali e stranieri itineranti. Questa rete territoriale è un'esperienza virtuosa e può essere un modello da supportare con un impianto di legge nuovo, attuale, che si basi sul fabbisogno di manodopera e individui modalità trasparenti di ingaggio, garantisca l'accoglienza ai lavoratori e riconosca un contributo agli enti che investono nell'opera di integrazione degli stagionali".

Le Segreterie provinciali CGIL e FLAI CGIL

 

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