ALBA
BRUNO MURIALDO - Trovo che la politica sia diventata per tanti Italiani un insieme di personaggi capaci soltanto a litigare, personaggi minori che mai avrebbero avuto la possibilità di affacciarsi alla vita pubblica, personaggi che perdono facilmente la bussola, che litigano per accaparrarsi una presidenza o un posto che gli garantisca la sopravvivenza politica.
Esiste una parte della società civile che non ne può più di essere presa in giro, di vedere lottizzare da questi individui tutto limmaginabile. La politica dovrebbe avere più rispetto della vita pubblica e della costituzione e soprattutto di quelle persone che ancora credono in questo paese.
Per quale motivo le banche, gli enti etc. devono essere ostaggio di questa struttura? Soltanto un ottuso non si rende conto che la gestione della cosa pubblica è frazionata dai partiti, o meglio da persone spesso incompetenti e incapaci che provocano da anni guai terrificanti alla società. Chi ha detto che una presidenza bancaria deve essere governata da un politico o chi per esso? Che fiducia può avere un cittadino delle banche o di enti tenuti in ostaggio dai politici?
Questa invasione dei partiti nella vita pubblica umilia la buona amministrazione e allontana la gente dalla vita partecipativa. Il politico oggi è visto dalla gente come un dozzinale personaggio che attraverso un gruppo di potere ha avuto la possibilità di trovare un impiego redditizio.
Oggi quasi nessuno si sogna di pensare a un governante come a una persona erudita, ma piuttosto un personaggio disposto a favorire gli amici o gli indecorosi di corte. Ci sono troppi affaristi che occupano indegnamente le poltrone del potere, questi personaggi non dovrebbero esistere nel governo di un paese che vuole essere libero.
Larte di governo dovrebbe essere alta e illuminata dallo splendore e dalla cultura, il compito di un governo sarebbe quello di fare crescere la società civile nel rispetto della dignità e del sapere.
Bruno Murialdo e Don Chisciotte