ALICE MARINI - Mal comune mezzo gaudio. Perché, quando sentiamo di trovarci sulla stessa barca insieme a qualcuno, è un vero (illusorio) sollievo.

Brevi Storie Tristi è l'allegra trovata di un ragazzo dalla personalità poliedrica, Alessandro Giusiano di Martiniana Po, in provincia di Cuneo. L'idea di fondare la pagina Facebook gli è balzata in testa mentre si trovava su Twitter, ispirato dalla maniera particolare che Martina Bellani aveva di “twittare”, che rende necessario sintetizzare i propri pensieri in 140 caratteri.

E bene, “folgorato sulla via di Damasco”, ha così riunito tre amici, che sono poi diventati suoi collaboratori nella gestione dei vari aspetti legati ai social, alla diffusione, ma ancor prima alla pura creazione. Andrea Barra di Saluzzo si è occupato della grafica, mentre Elisabetta Tapparelli di Manta e Martina Bellani di Torino si sono prese in carico, rispettivamente, i profili Instagram e Twitter.

Parliamo del concetto alla base, che è molto semplice, ma ne racchiude uno forse più complesso da afferrare, di carattere universale. Con queste brevi storie tristi si vogliono rendere tutte quelle piccole e grandi situazioni in cui quotidianamente ci si imbatte - che possono diventare motivo di sconforto, di esclusione - oggetti su cui, ora, finalmente si può ridere.

Da quel piatto ordinato che non volevamo all'annuncio sul giornale facilmente fraintendibile, dal sentimento non ricambiato al giro vita per cui “non è meglio una 50?”, dal tempo che cambia quando si lava la macchina alle sfortune sotto le festività. Aneddoti, episodi intrisi di quello che alcuni chiamano disagio, ma che alla fine può ben diventare una ragione per... farsene una ragione. In fondo, la 'fortuna' gira.

E, proprio oggi, la fortuna è dalla loro, visto che la pagina https://www.facebook.com/brevistorietristi/?fref=ts ha raggiunto quota 100mila mi piace nel giro di poche ore, e addirittura li ha già superati. Sarà forse merito di quella creatura magica dal corpo di cavallo, che sulla fronte porta un corno, capace di cose straordinarie...?

Alice Marini