CUNEO
PIERCARLO BARALE - Aumentano i furti in abitazione e le truffe agli anziani in provincia di Cuneo, anche se il numero complessivo dei reati è in diminuzione del 5 per cento in rapporto all'anno precedente. I dati sono stati comunicati dal Questore, in occasione della festa della Polizia.
E' confortante, vista la situazione generale di mancato rispetto per le donne, il dimezzamento delle violenze sessuali - 22 - nel 2015.
Furti e rapine in abitazione, con comportamenti talvolta di estrema violenza da parte di criminali, imbottiti di stupefacenti ed alcool, preoccupano soprattutto chi vive in fabbricati isolati ed in piccoli comuni. A poco servono le considerazioni di alcune autorità circa la notevole riduzione del numero dei furti denunciati - 400 in meno con riferimento al 2014 - a chi si sente potenziale vittima di criminalità nostrane o di importazione.
Nell'Albese chiedono telecamere per arrivare alla identificazione di rapinatori e ladri spesso seriali.
Busca e Costigliole Saluzzo si sono fatte promotrici di un sistema integrato di videosorveglianza, al quale hanno aderito parecchi Comuni del Saluzzese.
Se verrà realizzato, consentirà di monitorare un vasto territorio in tempo reale e di poter intervenire, con il coordinamento delle forze dell'ordine.
A Cuneo è in atto una singolare performance di specialisti della 'spaccata' a danno di negozi cittadini, giunta alla quarta esecuzione.
Hanno raggiunto il record di velocità - due minuti - dalla demolizione della vetrina con un semplice mattone in cemento, senza l'uso di fuoristrada come arieti o di altri mezzi assai più ingombranti e rumorosi
In tal modo possono raggiungere i bersagli senza creare sospetti e fuggire prima che vi possa essere un intervento, anche in presenza di sistemi di allarme collegati con società private di sorveglianza, o pubbliche autorità.
Queste spaccate seriali nel centro della città denotano alta professionalità e rischio calcolato.
Finora ai ladri è andata più che bene, replicandovi già quattro volte ed abbreviando via via i tempi.
Siamo abituati ad ammirare la rapidità dei team di Formula 1 nella sostituzione delle gomme in occasione dei granpremi automobilistici.
Dei minuti di qualche anno fa si è arrivati ad alcuni secondi.
Spesso da questa operazione manuale degli addetti, così come della scelta del responsabile della scuderia circa il momento del rientro ai box perchè siano eseguiti, dipende il risultato della gara.
I velocisti del mattone di cemento rischiano ben poco in termini di possibilità di essere acciuffati sul fatto ed anche di essere identificati in seguito.
Se anche verranno riconosciuti, se la caveranno bene sotto il profilo penale, grazie ad una Legislazione che premia in modo particolare la commissione di una pluralità di reati tra di loro uniti dal vincolo della continuazione, commessi in un arco temporale molto ampio.
Grazie a questo principio introdotto per evitare il cumulo materiale delle pene - una per ogni reato - che, in molti casi, come per gli assegni a vuoto, reato ora depenalizzato, portava a decine di anni di reclusione, come per l'omicidio.
Ma, oltre a questo beneficio, i ladri seriali potranno anche evitare di preoccuparsi di restituire quello che viene chiamato 'il mal tolto'.
Nel nostro Bellissimo Paese, per i delinquenti, in specie seriali, la mancata restituzione di quanto sottratto potrà solo portare alla mancata applicazione dell'attenuante del risarcimento del danno.
In sostanza, la pena inflitta non verrà ridotta di un terzo.
In molte legislazioni, in particolare negli stati del Medio Oriente, ricchissimi di petrolio e molto attenti ai reati predatori, non solo non esiste l'attenuante per l'avvenuto risarcimento del danno, ma si resta in carcere fino alla effettiva restituzione di quanto sottratto con il reato.
Mi è venuto un cattivo pensiero circa l'applicazione anche da noi di questo principio, da parte del nostro Parlamento.
Ritengo che difficilmente, nella prossima riforma del processo penale, verrà introdotta l'aggravante - con aumento di un terzo della pena - della mancata restituzione e mancato risarcimento del danno arrecato, per tutti i reati.
Neppure sarebbe ipotizzabile la permanenza in carcere fino al soddisfacimento dei diritti dei danneggiati.
Sono questi ultimi le vere vittime dell'attuale sistema processuale penale.
Fino a quando le forze dell'ordine non li acchiapperanno - presto o tardi ciò avverrà - gli 'spaccatori' seriali se la rideranno, potranno leggere l'ora su orologi di marche prestigiose, riporre i loro oggetti dentro borse firmate e telefonare a volontà distribuendo a turni ad amici e parenti qualche oggetto frutto delle loro 'spaccate' finora fortunate, ottimamente preparate ed altrettanto eseguite.
Venderanno a ricettatori sempre disponibili gli oggetti di prestigiose marche, molto appetibili nel mercato parallelo.
Piercarlo Barale