BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Incontro il parrucchiere Alfio Ragusa in un centro commerciale di Bra, in provincia di Cuneo. Ci conosciamo appena, di vista, e iniziamo a parlare di moda. Lo spunto parte dai cappelli, un po' stravaganti, che indosso abitualmente. E' ferrato nel campo perchè si occupa di ciò che io nascondo sempre: i capelli.
La mattina seguente, trovo parcheggio in piazza Carlo Alberto, il suo atelier è proprio in un locale che vi si affaccia. Incuriosita, salgo le scale che conducono all'ammezzato. L'ambiente è tutto vetri, con panoramica sulla piazza. E' sorpreso di vedermi. "Continuiamo il discorso iniziato per caso? Parlami di te, di ciò che vuoi fare da grande".
“E' semplice, voglio continuare fare il parrucchiere. Sempre alla ricerca di nuove tendenze, nuove colorazioni, corsi di aggiornamento. Mi interessa l'ambiente della moda, il parrucco cinematografico: tutto ciò che riguarda il mondo dello spettacolo".
“Quindi hai un progetto?”
“Si, ma senza montarmi la testa. E' un'aspirazione. Ho frequentato, per un anno, l'Accademia a Pesaro: è un percorso per apprendere come rapportarsi con gli artisti. In genere sono persone che amano la discrezione, bisogna dedicarvisi completamente: intuire, ascoltare le loro esigenze, assecondarli senza essere troppo invadenti. E' un ambiente particolare, difficile introdursi, ma io amo le sfide".
“L'hai già assaggiato quel mondo sui generis?”
“L'ho già sfiorato in diverse occasioni. La più recente quando ho fatto parte dello staff parrucco di Mediaset, durante la registrazione della trasmissione condotta da Barbara D'Urso. Ho acconciato Valerio Merula, un personaggio del Grande Fratello".
“Come ti sei inserito?”
“Attraverso Andrea Campisi, un collega già affermato nell'ambiente. E' grazie alla sua accademia e alla stima che ha nei miei confronti che sono riuscito a muovere i primi passi. E piano, piano, chissà...".
So che Alfio non mi farà l'elenco di tutti gli eventi nel mondo dello spettacolo a cui ha partecipato, i vari casting per agenzie di moda. Fa parte del suo carattere non vantarsi e non volare troppo in alto. Lo osservo mentre parla, è garbato, non alza mai toni, non gesticola, e quegli occhi neri, profondi, anche un po' malinconici, spiccano sull'incarnato scuro, mediterraneo.
Indossa una salopette in fresco lana pied de poule, tornato alla ribalta sulle passerelle, da cui spicca l'intramontabile camicia bianca.
“La tua ambizione?”
“Confrontarmi continuamente, frequentare accademie, investire nella formazione. Allargare gli orrizzonti, muoversi, spostarsi apre la mente. Ambisco ad approfondire tutte le sfaccettature della mia professione. Come nell'ambiente della moda, che è duro, difficile, ma così affascinante! Dà soddisfazzione. Arrivarci non è da tutti, io non sono più bravo di altri, però mi piace almeno provarci".
“A cosa aspiri nel rapporto con le tue clienti?”
"Offrire loro il meglio di me: un servizio di qualità. Quando entrano un po' indecise, con la voglia di cambiare look, intuire fino a che punto desiderano rinnovarsi. Senza prevalere, proporre la novità, a volte, con un cambio graduale. Non tutte sono disposte a farlo in modo radicale. Rispetto la personalità di ognuna. Il vederle uscire dal mio salone soddisfatte, sicure di sé, mi ripaga dell'impegno costante nel percorso di crescita. Portano sulla loro testa la mia firma".
Fiorella Avalle Nemolis