ALBA
BRUNO MURIALDO - Che i consulenti fiscali debbano pagare per gli errori commessi ai clienti e cosa buona e giusta, ma sarebbe più giusto ancora che i consulenti fiscali (tra laltro, a volte carissimi) si occupassero delle aziende con più dipendenti e dei centri commerciali, che non delle piccole botteghe quasi decimate dalla demenzialità burocratica.
Se andiamo a vedere In questi anni i supermercati sono cresciuti in modo spasmodico e hanno ulteriormente castigato le piccole attività sullorlo del baratro.
Siamo lunico paese che per pagare le tasse deve dedicare metà del tempo lavorativo e una fetta di sudore al commercialista.
Nessuno si è mai chiesto perché non dobbiamo fatturare allo Stato il tempo che dedichiamo per correggere gli errori fatti da incompetenti e burocrati di ogni risma?
Se guardiamo bene a pagare le tasse in Italia è soltanto il ceto medio, paga per i poveri cassintegrati e paga per le grandi aziende che spesso le tasse le versano altrove.
Pagare un consulente fiscale, per una piccola bottega che ha già uno studio di settore preconfezionato, che senso ha?
Ci auguriamo che un giorno qualcuno si renda conto degli errori commessi: speriamo che quel giorno le botteghe esistano ancora..
Bruno Murialdo e Don Chisciotte