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Quei pulcini che segnano l'inizio della stagione del "Real Cappone di Racconigi"

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - A Racconigi, in provincia di Cuneo, è avvenuta la  consegna dei pulcini, circa 1000, alle 12 aziende agricole socie  del Consorzio di valorizzazione del Real Cappone (nato ufficialmente l’anno scorso), insieme agli anelli con la corona, simbolo del Consorzio. Per una completa tracciabilità a conferma dell’originalità del prodotto e a tutela dei consumatori, ogni anello riporta l’identificativo del socio, ovvero dell’azienda che ha allevato il cappone. L’attività di produzione del Real Cappone di Racconigi è regolata da un Disciplinare di Produzione che definisce vari aspetti: innanzitutto i capponi sono allevati a terra e all’aperto, poi vengono nutriti con alimenti tradizionali, quali granaglie ed erba.

"È stato un momento simbolico e importante – dichiara Daniele Caffaro, responsabile di Coldiretti per la Zona di Savigliano – che segna l’inizio dell’allevamento dei capponi in vista del prossimo periodo di vendita che andrà dal 1° dicembre 2021 al 31 gennaio 2022 e che rappresenterà l’occasione per riscoprire il buon cibo stagionale e locale con una specialità di grande tradizione del nostro territorio".

Si tratta di pulcini maschi di razza Bionda Piemontese, che, una volta adulti, devono presentare piumaggio lucente, testa piccola, zampe sottili, pelle di un giallo paglierino, petto poco sviluppato e un peso che può variare dai 2,5 ai 4 kg. L’area produttiva comprende i Comuni di Racconigi, Cavallermaggiore, Cavallerleone, Caramagna Piemonte, Polonghera, Murello, Sommariva del Bosco, Monasterolo di Savigliano, Ruffia, Savigliano, Marene e Fossano. Ogni cappone sarà, inoltre, contraddistinto da un fiocco di raso rosso legato alla zampa sinistra.

"Allevato storicamente nella città in cui hanno dimorato i reali di Casa Savoia – spiegano Ines Ghigo e Teresio Spertino, allevatori di Racconigi che guidano il Consorzio nelle vesti rispettivamente di presidente e di vicepresidente – il Real Cappone, già prodotto a denominazione De.Co., testimonia la grande biodiversità della Granda. Dopo decenni in cui la tradizione di questo pregiato capo avicolo è andata scemando, allevatori e Amministrazione comunale si sono impegnati a riportarlo in auge, venendo anche incontro alla richiesta dei consumatori di prodotti agroalimentari a km zero, stagionali, sani e genuini.

Abbiamo iniziato a lavorare l’anno scorso e continueremo a farlo per migliorare le tecniche di produzione e incrementare il commercio del Real Cappone di Racconigi che sarà identificato in etichetta dal marchio del Consorzio, accompagnato dall’indicazione dell’azienda produttrice per una completa tracciabilità, come garanzia di una sempre maggior qualità e trasparenza”, concludono.

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