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Quei marroni biscotti di Caraglio e Chiusa Pesio che deliziavano i palati nell'Italia del 1795

CUNEO

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LUCIO ALCIATI - Biscotti di Caraglio. Nonostante tutto le stagioni corrono imperterrite ed ora viviamo, comunque, l’affettuoso tempo delle castagne.

Caldarroste, ballotte, dolci,… assaporati nei caldi colori d’autunno. 

Ma le castagne, nel passato, erano ancor più importanti e preziose di ora. E, oltre, ai sopra detti modi di gustarle c’è n’erano altri: sfiziosi e deliziosi, ormai dimenticati.

Come i marroni biscotti: prodotti in questa terra e nel passato famosi in tutt’Italia per la loro bontà.

Eccone la ricetta tratta da una pubblicazione del 1795:

“Una delle maniere di conservare le castagne e i marroni si è il biscottarli, vale a dire farli cuocere nel forno; la qual cosa si fa così. Si pigliano i marroni e le castagne, s’inumidiscono alquanto nell’acqua per poterli infilare, quindi con un filo se ne fa una resta lunga a piacere; la quale si mette nel forno, trattone (dopo) il pane, a cuocere. Cotti che si sieno si bagnano altra volta d’acqua e così caldi si mettono nei sacchi a cuocersi meglio o in una botte, ove sia stato del vino generoso. Il bagnarli abbondantemente di vino vecchio e generoso rende i marroni biscotti molto più saporiti... Famosi sono i marroni biscotto di Venegonne a Milano, i Vecchioni di Bologna e i Biscotti di Cuneo (Caraglio – Chiusa di  Pesio) sono per tutta l’ Italia e con giustizia rinomati.

(da Dizionario universale economico rustico, il quale contiene diversi modi di conservare ed aumentare le sue sostanze, cioè molte maniere per allevare, nodrire, propagare, guarire, rendere profittevoli diverse sorti d’animali domestici, pecore ,montoni, buoi, cavalli, muli, maiali …….Una infinità di metodi si antichi, che moderni per abbellire giardini, coltivare orti, campi vigne... la spiegazione di varie sorti di pescaggioni, uccelagioni e caccie….  Anno 1795 – Roma – stamperia di Michele Puccinelli ).”

A questo punto perché non riproporli come specialità storica locale? Magari con il nostro Marrone.

Lucio Alciati

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