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Quegli abili maestri scalpellini all'opera a San Damiano Macra

MONTAGNA

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SERGIO RIZZO - Il primo incontro di scultura e arti plastiche in forma di “laboratorio artistico” all’aperto culminerà con la presentazione al pubblico delle opere plastiche realizzate nei laboratori, in parte elaborate anche con le pietre di “belgard” (dal nome dell’antica cava da cui gli Zabreri prelevavano le pietre utilizzate nei loro lavori), in parte scelte appositamente da determinati partecipanti dal repertorio della loro più recente attività artistica e esposte per l’occasione.

Il frutto del loro lavoro verrà quindi messo a disposizione per contribuire alla creazione di un “punto visita” nella zona di Pagliero, allo scopo di rivitalizzare la vicenda storica e artistica dei fratelli Stefano, Costanzo e Maurizio Zabreri. Gli artisti del territorio cuneese che interverranno sono di provata esperienza e personalità espressiva e non potranno che attrarre il pubblico più ampio e interessato all’arte contemporanea, favorendo la promozione artistica e culturale di San Damiano Macra (Cuneo) e della Valle Maira.

La manifestazione, realizzata nell’ambito del “Programma di Studio e Valorizzazione dei fratelli Zabreri – Maestri scalpellini del XV secolo”, durerà tre giorni, dal 14 al 16 luglio. Ai laboratori artistici di modellazione e scultura si affiancheranno importanti momenti di teatro, musica contemporanea e tradizionale, escursioni a tema e gastronomia. 14-15-16 Luglio nell’ambito del programma di studio e valorizzazione de “I fratelli Zabreri maestri scalpellini del XV° secolo” www.zabreri.weebly.com .

Venerdì 14 (ore 14) ci sarà l'apertura dei laboratori artistici di scultura e di modellazione, mentre alle 21.30 si terrà lo spettacolo teatrale “Alba dell’orrido di Elva”. Sabato 15 Luglio (ore 10) proseguono i laboratori artistici fino alle 19.30, quando si potrà gustare la polenta in piazza; alle 21 "Aether Quartet", un quartetto d’archi in chiesa. Domenica 16 luglio, dalle 10 alle 12, un'escursione a Pagliero “Sulle Tracce degli Zabreri”, alle 10 continuano i laboratori artistici, alle 13 il pranzo in piazza, alle 15 due eventi in contemporanea:  “Froumage en Val Mairo” e  Musica Occitana con i Lou Pitakass, infine alle 18 la presentazione delle opere artistiche.

Al simposio prenderanno parte gli artisti, scultori e ceramisti partecipanti: Daniele Aletti, Alessia Clema, Marco Cordero, Astrid Fremin, Lara Ganarin, Luc-François Granier, Emanuele Greco, Daniela Guggisberg, Giovanni Lerda, Marco Odello,  Corrado Odifreddi, Marina Pepino, Andrea Quaranta, Andrea Rinaudo, Cristina Saimandi, Nadir Valente, Gianmario Vigna e Guido Vigna.

Si conosce il nome dei fratelli Stefano, Costanzo e Maurizio Zabreri grazie a un prezioso manoscritto del 2 giugno 1455, col quale furono affidati i lavori per la costruzione del “portalismaioris ecclesie parrocchialis sanctorum pontii et andree de dragonerio”. La pergamena, scritta in latino con caratteri gotici, è conservata nell'archivio comunale di Dronero ed è l’unica testimonianza certa che attesti quale fu l’officina che monopolizzò nel XV° secolo la lavorazione dell apietra nelle vallate del marchesato di Saluzzo, e non solo.

I tre fratelli sono denominati “de Zabreris de Paglierio”, cioè provenienti dal vallone di Pagliero di San Damiano Macra e con maggiore precisione dalla borgata Chiabrieri.  Sebbene non possano essere considerati Scultori di un’ epoca già rinascimentale, esso sono stati abilissimi artigiani, maestri scalpellini, che seppero sviluppare al meglio il proprio lavoro fino a tramandarlo nel tempo.

Essi costituirono infatti una scuola o, meglio, una grande “bottega artigiana” che elaborò uno stile unico e particolare, e divenne nota e molto attiva dalla prima metà e Valligiani del sec. XV° fino ai primi decenni del ‘500.

Sergio Rizzo

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