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Quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare!

CUNEO

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Bodèn - Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz e per non dimenticare, ogni anno, in commemorazione delle vittime dell’Olocausto, si celebra “La giornata della memoria”.

Proprio per non dimenticare quel che è stata la “Shoah” uniamoci in un simbolico abbraccio con le braccia protese verso il cielo ricordando e cantando insieme la magnifica canzone di Francesco Guccini uscita nel 1964…

Aushwitz (Canzone del bambino nel vento)

'Son morto che ero bambino son morto con altri cento passato per il camino ed ora sono nel vento.

Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento nel freddo giorno d’inverno e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio è strano non ho imparato a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo milioni in polvere qui nel vento.

Ma ancora tuona il cannone ancora non è contenta di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento mai si poserà'.

Francesco Guccini

Appunto… appunto… appunto… per non dimenticare!

Bodèn

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