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Quando partivo da Alba per seguire le "lezioni" nel bosco di Rigoni Stern e Olmi

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Sono passati molti anni da quando andai a trovare Rigoni Stern ad Asiago; un viaggio che facevo spesso per sentire dalla voce di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi raccontare della Grande Guerra e dei segreti del bosco degli urogalli e le foglie dell’abete rosso. A pranzo c’era da mangiare la polenta con il salamino, un giro nell’orto e poi la grande lezione nel bosco che si avviava dietro la casa e saliva all’infinito verso quelle montagne imbiancate che tanta storia avevano visto.

Rigoni Stern ed Ermanno Olmi vivevano adiacenti, le case erano così vicine che parevano abbracciarsi. Olmi e Rigoni amavano la tranquillità di quei luoghi, la loro creatività aveva bisogno del silenzio delle montagne per generare idee e ricordi. “Scendi che andiamo a salutare Olmi” mi disse Rigoni all’ improvviso, "oggi è a casa, sta scrivendo, o forse ci farà vedere un film". Attraversammo il cortile, ci avvicinammo alla porta che aveva di guardia un grande gnomo di legno omaggiato da un montanaro del luogo.

Rigoni e Olmi avevano molto in comune: due maestri che avevano vissuto esperienze diverse, tutti e due attraverso la seconda Guerra Mondiale, una guerra che aveva segnato il secolo scorso e diede al cinema e alla letteratura storia e cultura. Fu un momento molto particolare per me, per l’ammirazione che provavo per quei due personaggi che avevo davanti, due giganti dietro al silenzio delle montagne ad attendere che il mondo facesse il suo corso. Descriverlo era meraviglioso come il bianco della neve, vivo come la memoria e il tempo.

Termino così, per non risvegliare oltre i ricordi e le esperienze della mia vita. Un frammento di esistenza alla volta per non fare indigestione di emozioni...

Bruno Murialdo e Don Chisciotte

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