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Quando una Biblioteca civica diventa davvero anche per tutti i bambini come a Chiusa Pesio

MONDOVì

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Una biblioteca davvero per tutti ora a Chiusa Pesio, in provincia di Cuneo, con l’inaugurazione del nuovo settore dedicato ai bambini con difficoltà nella lettura.

La biblioteca civica Ezio Alberione, con il sostegno del Sistema Bibliotecario cuneese e della cooperativa “La fabbrica dei suoni”, è infatti entrata a far parte della rete “Libri per tutti” della fondazione Paideia che prevede la pubblicazione di libri con i simboli utilizzati nella Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini.

Con curiosità e soddisfazione i bambini delle elementari presenti all’inaugurazione hanno scoperto così un metodo capace di aiutare i compagni disabili ad addentrassi nella lettura con maggiore facilità.

Il metodo della CAA è infatti molto utilizzato in caso di mancanza di comunicazione verbale da parte dei bambini disabili con ritardo cognitivo.

Attraverso le immagini i bambini possono imparare a comunicare. Un metodo utilizzato anche dalle logopediste che comunque non sostituisce il linguaggio verbale. Quest’ultimo infatti viene addirittura stimolato. 

Spiega il bibliotecario Fabio Dutto: “Un libro modificato con l’utilizzo di tecniche di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un libro illustrato con il testo tradotto in simboli. È un libro speciale, costruito attraverso un adattamento fedele del testo originale. Il libro quindi diventa uno strumento efficace per favorire l’accesso alla lettura da parte di un bambino con disabilità (soggetti con disturbi dello spettro autistico, con sindrome di Down, con sindrome di Angelman e altre sindromi genetiche), è adatto all’inclusione e è di supporto allo sviluppo di tutti i bambini”.

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un sistema flessibile che utilizza tutte le competenze comunicative della persona (vocalizzazioni o linguaggio verbale, gesti, segni e comunicazione con ausili e tecnologia avanzata) per potenziare le possibilità di accesso alla comunicazione di tutti, non solo bambini e ragazzi con disabilità, ma anche persone straniere al primo approccio con la lingua locale e soggetti con fragilità di comunicazione di tutte le età.

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