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Parchi gioco anche per bambini disabili, Fossano dà l'esempio: fondi in arrivo per 20 Comuni

FOSSANO

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La psicologa Stefania Cogno e l’educatrice Maria Teresa Gaveglio della Neuropsichiatria Infantile di Fossano, dell’Asl Cn1, hanno raccontato alla conferenza nazionale sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa di Catania l’esperienza dei giochi accessibili del Comune di Fossano e della cartellonistica utilizzata per permettere a tutti di conoscerne regole e modalità di utilizzo.

Proprio la Neuropschiatria Infantile ha collaborato con gli uffici comunali, insieme all’Osservatorio Barriere Architettoniche e alle associazioni "Camminare Insieme" e "La Favola di Marco", all’ideazione del parco inclusivo, in corso di ultimazione nel 2019, e degli strumenti utili a interagire con i bambini con difficoltà comunicative o ipovedenti le informazioni utili per orientarsi nell’utilizzo dei giochi. La stessa realtà del parco giochi accessibile è stata recentemente oggetto di una tesi di laurea in "Educazione Professionale" della fossanese Federica Pirra, discussa con il massimo dei voti lo scorso dicembre dal titolo "Progettare l'accessibilità e promuovere l'inclusione".

Nella trattazione dell'argomento si sottolinea l'importanza di una progettazione che comprenda - in modo conforme alle indicazioni dell'Unìversal Design - progetti inclusivi e accessibili in egual modo a tutti, senza la necessità di creare dei "ghetti" divisivi. Altro aspetto fondamentale è che la progettazione avvenga con tutte le parti interessate, sia le istituzioni come il Comune e l'Asl, sia le associazioni (Oba, Camminare Insieme, La Favola di Marco), sia i tecnici (architetti, geometri, operatori sanitari e sociali, ecc.), sia gli utenti e le loro famiglie. A Fossano, da tempo, l'assessorato alle Politiche Sociali sta lavorando in rete seguendo questi presupposti e queste linee guida.

E' di recente approvazione, tra l'altro, il bando della Regione con la ripartizione dei contributi per l’adeguamento dei parchi gioco pubblici alle esigenze dei bambini con disabilità. Potevano partecipare i Comuni sotto i 5000 abitanti. In provincia di Cuneo sono stati finanziati 20 interventi, per un totale di 174.914,13 euro.

Riguardano i Comuni di Salmour (contributo assegnato di 9.999,6 euro); Garessio (10.000 euro); Chiusa di Pesio (10.000 euro); Lisio (10.000 euro); Marene (9.663,32 euro); Roccasparvera (7.625 euro); Priola (10.000 euro); Pietraporzio (9.942,5 euro); Monastero di Vasco (6.000 euro); Pradleves (9.185,61 euro); Envie (10.000 euro); Caramagna Piemonte (10.000 euro); Robilante (5.246 euro); Monterosso Grana (5.000 euro); Pagno (10.000 euro); Nucetto (6.250 euro); Narzole (10.000 euro); Farigliano (7.202,5 euro); Vernante (9999,6 euro) e Vicoforte (8.800 euro).

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