CUNEO
CUNEO CRONACA - "Direi che il viaggio comincia già nell’immediato. E non parlo ovviamente del percorso inteso come spostamento: intendo che nello stesso istante in cui procedi verso il Salone del Libro, già entri in “MUD”: LETTURA/LIBRI, spaziare, viaggiare nel tempo e in ogni dove, guidati dalle parole narrate, dal desiderio di esplorare l’immenso, cullati dai sentimenti e da qualsiasi emozione scaturisca da ogni parola intrisa in ogni trama.
Ma nessuno di voi ha mai “annusato” i libri? Questo odore di carta e inchiostro, queste parole come sigilli, si impregnano nella nostra mente, insinuandosi nel nostro cuore, risultando spesso di grande aiuto — soprattutto quando il mondo intorno, vedendoti sorridere, non comprende in realtà il tormento che molti di noi si portano dentro.
I libri no, loro sono i nostri compagni di viaggio: ci fanno ridere, emozionare, ci istruiscono rendendoci “liberi”, perché la conoscenza è un ingrediente principale della nostra vita. Dopodiché lasciamoci ammaliare dalle molteplici tematiche trattate. Bisognerebbe avere in dono mille vite per poter assimilare tutto, e non dovremmo mai addormentarci la sera senza aver beneficiato di un rimedio “curativo” per corpo e anima: ovvero, leggere. Tanto più se si ha la fortuna di condividere lo stesso piacere con qualcuno in famiglia che condivide la stessa passione, magari anche circondati dai pelosetti di casa.
Allora, il Salone Internazionale del Libro di Torino fa al caso vostro. Non temete di varcare la soglia di quella che rimarrà una delle vostre più fantastiche avventure! Per me è così — e non solo come lettrice, ma anche come autrice. Partecipare alle interviste per narrare la storia di Lucia si rivela per me un’esplosione di felicità. Vedere il proprio libro a disposizione di tutti, in una “vetrina” così prestigiosa, è l’apoteosi della soddisfazione. E per chi conosce il “perché” dei miei libri, comprende anche che rimane una promessa in più nei confronti di mio padre, per aver adempiuto alla promessa suggellata tanto tempo fa…
E così ho varcato la soglia del Salone del Libro già ebbra di meraviglia, nel vedere una colonna infinita di persone da ogni dove, alcune con notevoli disagi fisici, sfidare il tutto per tutto per assaporare la magia dei libri. E nell’attesa, durante la coda: parlare, dialogare, ascoltare, confrontarsi su trame di libri letti e riletti, impressioni, differenza di sguardi obiettivi verso la stessa trama, differenziarsi ma allo stesso tempo unirsi, tutti coinvolti dalla stessa passione: la lettura.
Che per quanto si dica non sia così “amata”, forse chi lo pensa non è così informato. Lo dimostrano questi eventi: c’è un tale desiderio di conoscenza, di navigare e vivere mille vite come solo un libro ti può concedere, mille emozioni che tante volte uniscono — come nella presentazione di Cinzia Dutto nello “Spazio Editori Piemonte”, affiancata da Fabrizio Biolè, sempre attento alle tematiche importanti come “dare voce alle montagne cuneesi” e non solo.
E questo è merito di Cinzia, persona che riversa la sua sensibilità — che traspare dalla sua scrittura — distinguendosi per la capacità di capire a pelle le difficoltà di chi ha scelto la vita in montagna, reinventandosi ogni giorno per superare le difficoltà economiche e la scarsità di servizi. Problemi che purtroppo esistono.
Ci vuole coerenza per apprestarsi a un futuro sulle montagne. Forse l’essenza del panorama che si anima ogni giorno davanti ai loro occhi è da sprone per sopportare tutte le vicissitudini che ne comporta. O forse è la grande consapevolezza che un cerchio è perfetto solo se unito in tutto e per tutto: perché non “esiste” una grande città se il “contorno” di colline, valli e montagne non usufruisce dei servizi concessi a tutti.
Cinzia ha l’arte di saper ascoltare: sfida sentieri montuosi, supera barriere per incontrare e conoscere a fondo persone e tematiche. E questa applicazione nell’ascolto genera un’immediata sinergia, testimoniata da molte persone che — qui, in diretta dal Salone del Libro — hanno vinto la propria timidezza per sottolineare a gran voce quanto speciale sia Cinzia, e come il suo passaggio abbia lasciato un ricordo indelebile nei loro cuori e costruttivo per le loro aziende.
Perché Cinzia non solo trasmette passione e rispetto per la montagna e per chi ha deciso di accettare la sfida, ma crea un intrigo perfetto tra varie aziende e artigiani, generando legami di amicizia, opportunità di lavoro, impegno reciproco per valorizzare le attività altrui. In sintesi: dare per ricevere, mettere in evidenza le VOCI e saperle ascoltare.
A seconda del libro che si legge si ha un misto di conoscenza, uno sprone a visitare i luoghi narrati — aiutati anche dalle splendide foto di Cristina Capellino — e un desiderio di poter conoscere i personaggi, vivi e soprattutto reali.
Sensibile il tema del coraggio delle donne, della loro rinascita. Si coglie quel pensiero che ognuna di noi possa identificarsi in situazioni simili a quelle raccontate.
Un grande viaggio, addentrarsi nel Salone Internazionale del Libro: dove si racchiudono non solo le innumerevoli storie narrate dall’immensità dei libri pronti ad essere ospitati nelle librerie delle nostre case, ma anche le storie di chi scrive. Perché dietro ogni storia narrata c’è un autore o autrice che ha dedicato tempo, creato idee, riflessioni, che ha messo a nudo la propria anima per condividere emozioni, per aiutare, per confortare.
Scrivere è bello, terapeutico, salvifico. Apre la mente verso mille orizzonti. E come afferma concretamente Cinzia Dutto, con una frase tatuata sul braccio come sprone per andare sempre oltre: “Scrivere ci dà un posto dove andare quando dobbiamo rimanere dove siamo.”
E lo sprone non è mancato nella sezione Nuove Voci, dove ho incontrato volti giovani tra gli autori emergenti, tra cui: Cristian Renzi – Libere emozioni; Samuele Nicchia – L’ultima giovinezza. Il Castello di Carta; Gabriella Avila – Sant’Andrea.
Tanta delicatezza, rispetto, sentimento narrato con profondità. Diamo LUCE alle cose belle: che sia uno sprone per il futuro, a cui solo una mente giovane può appartenere.
E, a proposito di sprone, non può mancare un affettuoso accenno al padre di Cristian Renzi, che ha seguito il figlio in questa kermesse indossando una t-shirt raffigurante fedelmente la copertina del libro del figlio.
Ho “respirato” un misto di sapienza, spaziando dagli adolescenti all’età di Arnaldo Ceccato. Un onore per me interagire con una persona che trasuda compostezza, spigliatezza e amore per la vita, racchiusa in un libro intriso di ricordi dal titolo: Il sole, la luna e le altre stelle.
Non mancano le scrittrici più affermate, come Violeta Diamante con Un amore… caro, che affronta il tema attualissimo delle truffe affettive online. E Anais Votquenne con Coeur en os, in un mondo di amicizia e magia.
Nel caso di Matteo Varalli, oltre che scrittore è anche padre, e ha condiviso l’esperienza del Salone con i suoi tre figli. Se tocchiamo il tema dei figli, come non sottolineare la storia di Amelia Durante, che nell’opera Dietro il sorriso narra il dolore personale di accettare che un figlio “indossi” troppo presto le ali di un angelo. O Raffaella Francone, che nel romanzo Solitudine di una regina di cuori affronta temi delicati come la ludopatia e le sue conseguenze in ambito familiare.
Vorrei anche aprire una parentesi per valorizzare tutte le ragazze e i ragazzi volontari, sempre disponibili e preziosi per i visitatori. Da non dimenticare le innumerevoli scolaresche accompagnate da insegnanti appassionati, pronti a far assaporare ai loro studenti la magia che solo un evento come questo può trasmettere.
Approdare al Salone del Libro può risultare un incanto. Quando lettura e scrittura si uniscono, creano una sinergia nelle famiglie, rendendole più unite, improvvisandosi fotografi e promotori dell’opera scritta da un proprio familiare.
Io personalmente, in questi giorni, mi sono arricchita di nuove storie, nuove amicizie, condivisione di passione.
I LIBRI CREANO MAGIA / INDIPENDENZA / UNIONE / CONFRONTI
…e tutto all’insegna del riguardo e del rispetto.
E se nella vita ci sono poche certezze, una però prevarica:
IN COMPAGNIA DI UN LIBRO, NESSUNO SI SENTIRÀ MAI SOLO/A".
Lorena Giubergia, Cuneo