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"Protocollo Migranti": così la Scuola Edile di Cuneo promuove l'inclusione sociale

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - Si è svolta presso la sede di Savigliano della Scuola Edile di Cuneo, la conferenza stampa di presentazione del “Protocollo Migranti”. L’intesa a livello provinciale, tra le prime sottoscritte in Italia, recepisce le direttive nazionali del Ministero dell’Interno, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e delle maggiori federazioni sindacali del settore: Fillea, Cgil-Filca, Cisl-Feneal e Uil.

«Secondo i dati Excelsior (CCIAA) 2022 l’edilizia necessita di mezzo milione di nuovi lavoratori nel settore. Gli arrivi dei migranti nel primo trimestre 2023 sono triplicati rispetto al 2022, pertanto appena il protocollo è stato siglato a livello nazionale, noi ci siamo mossi per declinarlo ed attuarlo in provincia di Cuneo – ha dichiarato Elena Lovera, presidente Scuola Edile Cuneo e Formedil –. Sentiamo fortemente due esigenze: da una parte ‘nutrire’ un sistema di lavoro dove mancano, in maniera trasversale, le nuove generazioni: carenza di ingegneri, geometri, addetti di cantiere; dall’altra, proseguire il modello delle Casse Edili e delle Scuole Edili, il quale fa si che il nostro settore da oltre 60 anni si autofinanzi formazione e controllo preventivo della sicurezza in cantiere. Con l’attuazione del Protocollo possiamo fare la nostra parte nel percorso di inclusione sociale, grazie all’autorevole lavoro svolto dalla Prefettura, che coordina i tavoli e il rapporto con le associazioni. Il tessuto reale della società è meglio di come viene dipinto. Il nostro mondo si erge sulla bilateralità, con parte datoriale e lavoratori protagonisti nella scrittura dei protocolli. Grazie alla formazione erogata con fondi interni, contribuiamo a formare cultura della sicurezza e portare nuove figure lavorative nell’edilizia. Ogni cantiere chiuso a regola d’arte lancia un forte segnale di integrazione: nell’edilizia ci va coesione, occorrono tanti lavori e tante competenze tutte indispensabili e collegate».

«La provincia di Cuneo è reattiva, fornisce risposte immediate agli stimoli legislativi – ha commentato la dott.ssa Maria Antonietta Bambagiotti, viceprefetto Coordinatore della Prefettura U. T. G. –, nella Granda il protocollo non solo è stato recepito ma attuato: spesso i colleghi ministeriali lo citano come ‘modello’. L’importanza di questo protocollo è dettata dalla possibilità di estenderlo non solo a titolari di protezione internazionale, ma anche a richiedenti asilo e situazioni di vulnerabilità. Un messaggio importante perché i tempi di richiesta sono lunghi dei permessi sono lunghi e nel frattempo il percorso di integrazione può avviarsi. In Provincia gestiamo oltre 1000 casi di persone che possono rappresentare un valore aggiunto per la nostra economia: il lavoro come mezzo per un’integrazione completa e bilaterale. Ringrazio pertanto tutti gli attori, a partire dai Sindaci che quotidianamente sono in contatto con i nostri uffici, e tutti coloro a vario titolo collaborano ai tavoli attuativi a livello locale di progetto nazionale».

L’Ente Scuola per l'Addestramento Professionale Edile, in particolare presso la sua sede saviglianese, non solo ha recepito tale procedura ma ha già avviato corsi di formazione professionalizzanti rivolti a migranti: «La nostra Scuola Edile – ha dichiarato Laura Blua, direttore dell’Ente – ha attivato due corsi di 80 ore, per un totale di venti partecipanti, sull’alfabetizzazione grazie alla collaborazione con mediatori culturali, carpenteria, legatura ferri, muratura e intonaci con l’impiego di maestranze. Il percorso assolve gli obblighi di legge in materia di sicurezza non con sola teoria ma con pratica in laboratorio. Agli iscritti forniamo il pasto, abbigliamento e dispositivi di protezione individuali per dare a tutti le stesse opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. A breve avvieremo un terzo corso per dodici iscritti che, come quelli in corso, si concluderà con tirocini presso diverse imprese edili».

«Come sindacato riteniamo che dare alle persone la possibilità di accedere al mondo del lavoro sia una priorità, a maggior ragione a chi attraverso un impiego, in questo caso nel settore edile, può aspirare a costruirsi una nuova vita – ha commentato Salvatore Correnti, vicepresidente Ente Scuola Edile e responsabile territoriale di Feneal Uil –. Per tali ragioni sosteniamo questo protocollo, nella convinzione che possa portare nuova manodopera nei cantieri della provincia di Cuneo.   

«Mettiamo l’edilizia al centro – ha commentato Gabriele Gazzano, presidente ANCE Cuneo –: dalla crisi sanitaria ad un triennio ‘isterico’ rafforzato dal bonus e da opportunità per un mercato contratto. Non c’era programmazione industriale. Siamo ripartiti con un cammino forte, serrato: dalla riqualificazione energetica al Pnrr. Il protocollo migranti riproporziona domanda e offerta sulla manodopera nei cantieri. Viviamo una crisi di vocazione nel nostro mondo, l’inserimento di nuove figure rappresenta una grande opportunità anche per le nostre imprese. Supporto e condivido la linea dell’Ente Scuola, tra i pochi a creare formazione specifica, collegata direttamente al mondo de lavoro. Nella nostra Provincia, dati i primi riscontri da gare in corso e progetti attivati, possiamo ipotizzare, ad oggi, una soddisfazione globale del 20% rispetto alle esigenze Pnrr: occorre continuare il cammino intrapreso per raggiungere l’obiettivo e usufruire appieno delle opportunità dettate dal piano straordinario di investimenti».

«Conciliare il diritto al lavoro con un’esigenza sociale ad altissima tensione, innalza il livello di una civiltà – ha chiosato Antonello Portera, sindaco di Savigliano –. Il vostro impegno profuso per questa causa va onorato, un’iniziativa meritevole».

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