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Prima la siccità, poi le piogge e le grandinate, ora l'estate in Granda: fino a 35° in pianura

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Con il solstizio d’estate si archivia una pazza primavera che ha causato miliardi di danni nel nostro Paese con una media di 8 eventi estremi al giorno tra nubifragi, grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria, secondo quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (ESWD). La primavera è stata segnata da una forte instabilità del meteo con vittime e devastazioni gravissime come nel caso dell’alluvione in Romagna, ma anche danni contenuti e localizzati nella Granda.

La primavera cuneese, che nelle fasi iniziali ha protratto la grave siccità dei mesi precedenti, ha poi segnato un cambio di rotta importante a livello meteorologico: maggio 2023 – riferisce Coldiretti Cuneo – è stato il secondo maggio più piovoso da fine Ottocento nella nostra Provincia con accumuli ovunque consistenti, anche se molto variabili da zona a zona, dai 200 fino ai 600 mm. Le piogge battenti hanno attenuato la carenza idrica dopo 17 mesi di siccità quasi ininterrotta ma hanno causato frane, smottamenti e allagamenti a macchia di leopardo.

Non sono poi mancate le violenti grandinate, come quella che il 10 maggio scorso si è abbattuta su un’area circoscritta tra Barge, Cavour, Moretta e Cardè. Particolarmente colpite – spiega Coldiretti Cuneo – le coltivazioni orticole, con perdite del 100% per gli ortaggi in pieno campo, e cerealicole con danni fino al 90% per il grano e l’orzo e ingenti per il mais con moltissime piante spezzate. Infine, danni per diverse aziende zootecniche che alimentano i loro animali con foraggi di propria produzione.

“Il passaggio brusco dall’estrema siccità alle precipitazioni intense e continue cui abbiamo assistito nell’ultimo mese e mezzo, è l’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, dell’estremizzazione in atto del clima. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione” rimarca il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Gli sfasamenti stagionali, gli sbalzi termici significativi e la più elevata frequenza di manifestazioni violente compromettono le coltivazioni nei campi, mandandole letteralmente in tilt, con gravi perdite per la nostra produzione agroalimentare, creano condizioni favorevoli allo sviluppo di nuove patologie e danneggiano strutture e infrastrutture nelle campagne” evidenzia il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

“Chiediamo una profonda revisione delle agevolazioni assicurative – dichiara il presidente Nada – per difendersi contro le calamità naturali e i sempre più frequenti eventi estremi, data l’inadeguatezza dell’attuale sistema alle conseguenze del cambiamento climatico in atto”.

Secondo l'ultimo bollettino di Arpa Piemonte, un promontorio di alta pressione di matrice subtropicale è esteso dal Mediterraneo all'Europa centrale e garantisce condizioni generalmente stabili per il pomeriggio odierno e la prima parte della giornata di giovedì, con temperature in aumento e punte massime prossime ai 34-35 grandi sulle pianure sudorientali.

Un peggioramento è atteso nel corso del pomeriggio di giovedì a partire dai settori alpini, con rovesci e temporali sparsi localmente forti, che andranno ad interessare le zone di pianura e collina a nord del Po fino al primo mattino di venerdì. Un miglioramento è atteso nel corso della mattinata di venerdì con schiarite via via più ampie, favorite anche dall'attivazione di venti di foehn nelle vallate alpine nordoccidentali e settentrionali, in estensione dal pomeriggio alle pianure orientali. Sabato bel tempo.

(Foto dal sito di Coldiretti Cuneo)

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