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Presidente Biraghi, sia il protagonista finale della giusta battaglia per l'Asti-Cuneo!

CUNEO

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GIUSEPPE GROSSO - Caro presidente Biraghi, mi rivolgo pubblicamente a Lei a conclusione del suo impegno al vertice di Confindustria Cuneo che ha adempiuto con onore.

Tutti quanti sappiamo bene che a rendere più debole – moralmente e concretamente – l’immagine della nostra provincia che da decenni vuole la fine del suo isolamento c’è il “macigno” del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, nei giorni pari destinata a essere finita in 4 anni, nei giorni dispari entro il 2030, a seconda di chi parla e di chi scrive.

Sappiamo altrettanto bene che Lei è stato uno dei pochi a battersi dal lunedì alla domenica e anche nelle feste comandate per quest’opera indispensabile a dare nuova linfa alle nostre imprese, in particolare nell’area di Cuneo, e di conseguenza nuovi posti di lavoro per i giovani che, a differenza della nostra generazione, hanno decisamente poche opportunità nel territorio in cui sono nati.

Tutti quanti predichiamo bene, ma al momento di fare qualcosa di effettivamente utile e risolutivo per la ultradecennale vicenda sembriamo intimoriti, o frastornati, o delusi, al punto tale che qualcuno si accontenta di una interrogazione parlamentare, qualcun altro di un ennesimo colloquio con il ministro Delrio, molti di essersi semplicemente lamentati al bar Sport dove “i politici sono tutti uguali”.

A questo punto, visto e considerato che Lei ha dimostrato di avere idee chiare – come Piero Arese di Cuneo e l’ingegner Guido Chiesa di Savigliano, che più volte si sono espressi su questo giornale – mi permetto di chiederle uno sforzo supplementare che altri considererebbero un'impresa “titanica” o invece una semplice medaglia al valore, ma sicuramente Lei saprà valutare con il consueto coraggio e disponibilità.

Accetti di mettersi alla guida di quegli imprenditori, quelle associazioni di categoria, quei protagonisti del mondo del lavoro provinciali che pagano ogni giorno – pari o dispari che sia – il prezzo dell’inadeguatezza dei collegamenti di Cuneo con il resto d’Italia e in particolare con le regioni come Lombardia e Veneto che, con il Piemonte e poche altre, rappresentano larga parte del Pil della nostra Nazione.

Sia il protagonista finale di questa battaglia di progresso e di giustizia, conducendoci a vedere la luce in fondo al tunnel.

Può e deve farlo Lei. Convochi un appuntamento delle forze economiche e del lavoro, organizzi un confronto con i sette candidati sindaco di Cuneo in cui siano sollecitati a dire esattamente cosa intendono fare al riguardo, salga ben accompagnato su quel famoso vagone ferroviario che lentamente arriva a Roma con la coscienza di chi non va a chiedere elemosine, ma a pretendere rispetto e ascolto fattivo da una politica che fattiva in questi anni lo è stata assai poco.

Lo faccia, presidente: sa che a Cuneo tifiamo da tempo per Lei!

Giuseppe Grosso

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