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Polstrada Ceva, il fermo "No" al taglio del presidio: è un servizio essenziale

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - La fredda mattinata di lunedì (10 febbraio) non ha affievolito l’affluenza e in particolare gli animi dei molti sindaci, politici, rappresentanti amministrativi e delle diverse associazioni sindacali della provincia di Cuneo che, coesi, hanno preso parte, alle 9,30, davanti alla caserma del Distaccamento della polizia stradale di Ceva, alla manifestazione mirata a esprimere palesemente il proprio fermo "no" alla decisione del governo di sopprimere il distaccamento della Polstrada. Le sigle sindacali del Silp Cgil, Siulp, Sap, F. Coisp, Siap, Fsp, presenti alla manifestazione, hanno ancora una volta rimarcato come il servizio svolto in tutta la vasta zona del cebano e non solo, della Stradale, sia un punto di riferimento cui non si può assolutamente rinunciare.

"In sintesi – ha spiegato il senatore Marco Perosino – da informazioni che ho assunto, si tratta di una decisione che è stata presa da un punto di vista strettamente tecnico, cioè da qualche funzionario o qualche ufficio ministeriale. Per questo motivo non voglio fare una colpa immediata al governo. Può essere un fatto, una decisione antecedente, può essere una decisione removibile, anzi spero vivamente lo sia. Penso sia ora di dire che i servizi essenziali com’è il Distaccamento di polizia a Ceva, ubicata geograficamente in un certo posto rispetto ad altri grandi centri, che serve vallate importanti, già trascurate in precedenza e prive di servizi, serve un’autostrada particolare che, pur essendo una tra le prime costruite in Italia con criteri ancora non del tutto sufficienti al traffico attuale, in alcuni momenti è rimasta l’unica via di comunicazione tra il Piemonte e la Liguria. Date queste circostanze, per non privare i nostri territori di quei servizi che sono essenziali e considerando poi il fatto che il numero degli agenti sia relativo, 6, e sono troppo pochi, noi domandiamo esattamente il contrario, cioè il potenziamento della stazione per la finalità che assolve. Da subito insieme agli altri parlamentari cercherò di fare un’interrogazione urgente e parlare direttamente con qualche sottosegretario in quanto sarà un problema arrivare al ministro. Tutti insieme proviamo a dire che il territorio si oppone non, per così dire, per protestare tanto per farlo e per qualunque decisione venga presa, ma che il tempo di tagliare, e in maniera così asettica, senza consultarsi e valutare la situazione, credo non vada più bene".

"Questa mobilitazione – ha commentato Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea e presidente dell’Unione montana Alta Val Tanaro – è indispensabile in quanto questo presidio della Polstrada di Ceva non è importante solo per la sicurezza stradale, ma anche per la sicurezza complessiva, perché è anche un presidio di forze dell’ordine in più che serve per tenere sotto controllo il vasto territorio”. "La notizia mi ha sorpreso – è intervenuto Vincenzo Bezzone, sindaco di Ceva perché è una proposta che va totalmente in contrasto con diverse e numerose dichiarazioni del governo, ossia garantire un maggior controllo del territorio con l’incremento delle forze di polizia e delle forze dell’ordine, di conseguenza dei relativi presidi. Mi auguro che la scelta sia stata condizionata dalla fretta e dalla scarsa conoscenza delle dinamiche logistiche e geografiche di questa zona. L’area cebana è di fatto uno snodo strategico per i collegamenti con la Liguria e con la vicina Francia. Nel novembre scorso eventi atmosferici di particolare intensità provocarono frane, smottamenti e allagamenti che danneggiarono seriamente le infrastrutture stradali. In breve tempo furono bloccati tutti i collegamenti da e per la Liguria e quindi la Francia. In quell’occasione senza la fattiva collaborazione delle forze di polizia dei presidi locali non avremmo potuto gestire l’emergenza senza gravi conseguenze. C’è inoltre da evidenziare che a giorni verrà presentato il progetto definitivo del collegamento di valico Armo-Cantarana, promosso da vari enti tra cui le regioni Piemonte e Liguria. Opera considerata strategica che sicuramente sarà di grande impatto economico sulle nostre vallate e di conseguenza aumenterà considerevolmente il traffico su ruota e sarà necessario un maggior controllo delle forze di polizia. Auspico – ha concluso il sindaco – che su questa proposta prevalga il buon senso e che il destino di un territorio non sia dettato da un semplice calcolo ragionieristico. Di fronte a una partecipazione così grande come quella di oggi, il Ministero non potrà sostenere che il presidio della Polstrada interessi solo a pochi Comuni e a poche persone".

Dello stesso tono gli interventi dei numerosi politici presenti cui si è aggiunta la presenza del gruppo consiliare di opposizione di Ceva che ha preso parte alla manifestazione per mantenere la caserma della polizia stradale commentando che "si unisce al sindaco e alla maggioranza, offrendo la propria collaborazione per affrontare insieme questa battaglia". La sezione cebana di Fratelli d'Italia, insieme al rappresentante locale Fabio Mottinelli e alla parlamentare Monica Ciaburro, ha preso parte alla manifestazione per il mantenimento dell’importante presidio della polizia stradale di Ceva, "contro le scellerate scelte del governo".

Sergio Rizzo

(Nella foto: l’intervento del sindaco di Ceva durante la manifestazione)

 

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