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Polo museale Piemonte: "Al lavoro per riaprire il 2 giugno anche il castello di Racconigi"

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - Novità dagli uffici MiBACT in Palazzo Carignano. Il Polo Museale del Piemonte, che sin dalla sua istituzione ha il proprio quartier generale nello splendido edificio guariniano, assume la nuova denominazione di Direzione regionale Musei del Piemonte, come previsto nell’ambito della riorganizzazione del MiBACT avviata nei mesi scorsi. Viene adottato quindi un nuovo logo che, all'emblema della comunicazione istituzionale del MiBACT, unisce una metafora delle tre componenti che caratterizzano l'offerta culturale dell'Istituto: cultura, arte, natura. L'inconfondibile testa di Apollo è circondata da una superficie ripartita in nove riquadri, uno per ogni luogo della cultura in consegna. Tre di queste aree sono distinte dall'inserto di linee stilizzate: ondulate, riconducibili idealmente al tratto del pennello, per rappresentare l'arte e le collezioni; verticali, come alberi e fili d'erba, in omaggio alla natura dei parchi e dei giardini storici; orizzontali, come la stratificazione dei piani degli edifici e le linee di mattoni delle facciate, per rievocare le peculiarità delle architetture.

Ma non solo. Cambio della guardia anche alla guida dell’Istituto, affidata dal 5 maggio con un incarico ad interim a Enrica Pagella, dal 2015 direttrice dei Musei Reali di Torino. All’impegno per il complesso museale della zona di comando si affianca così quello per le nove sedi in consegna alla Direzione regionale Musei, una realtà composita, dislocata tra il capoluogo di regione e il resto del Piemonte, che comprende Palazzo Carignano e Villa della Regina entro i confini urbani di Torino, il Castello di Moncalieri, il Castello di Agliè e l’Abbazia di Fruttuaria nel territorio della provincia, l’Abbazia di Vezzolano tra le colline dell’Astigiano, il Castello di Racconigi e il Castello di Serralunga d’Alba nel Cuneese, il Forte di Gavi in provincia di Alessandria quasi a ridosso dell’Appennino Ligure.

La nomina di Enrica Pagella avviene in un momento estremamente particolare per il mondo della cultura e dei musei, in cui è necessario rimodulare i percorsi di visita e mettere a punto strategie di fruizione diversificate per rispondere ai nuovi scenari imposti dall’emergenza sanitaria. Distanziamento sociale e utilizzo di sistemi protettivi, che sono tra gli imperativi della cosiddetta fase 2, devono essere infatti tradotti in soluzioni da attuare negli spazi museali. "Accogliere nuovamente il pubblico, nel rispetto delle opportune misure di sicurezza, è la priorità a cui stiamo lavorando – dichiara Enrica Pagella – in previsione del 2 giugno, data dalle importanti valenze simboliche in cui sarebbe nostra intenzione riaprire, se non tutte le sedi, almeno Palazzo Carignano, Villa della Regina, Castello di Agliè e Castello di Racconigi”.

Accanto alle urgenze, tanti altri sono comunque gli aspetti da affrontare. “Questo nuovo incarico – prosegue la direttrice – si prospetta in continuità con alcuni dei temi a cui ho dedicato gran parte del mio percorso professionale, a partire dalla storia della committenza e del collezionismo sabaudi, ma si tratta di un’occasione di confronto senza dubbio interessante e, forse per taluni versi, pure inconsueta. Oltre ad alcune prestigiose residenze sabaude, la Direzione regionale Musei del Piemonte gestisce infatti anche due abbazie di origine medievale e strutture uniche nel loro genere, come il Castello di Serralunga e il Forte di Gavi. In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, la sfida è consolidare il ruolo dei musei e della cultura come percorso di conforto e di ispirazione, come opportunità di conoscenze che possano fungere da timone per pensare al futuro e contribuire alla ripresa del paese”.

Inoltre, in parallelo alla definizione dei piani per le nuove esigenze di sicurezza dei musei, riprendono le attività rallentate dal lockdown, come gli accordi per riaprire il Castello di Moncalieri e il Castello di Serralunga, nonché le procedure per impegnare i fondi già disponibili ed eseguire importanti lavori, tra cui quelli per implementare l’offerta museale di Palazzo Carignano, ripristinare il percorso del primo anello del Parco del Castello di Racconigi e realizzare un programma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità del Forte di Gavi. Competenza, impegno e passione sono dunque le parole d’ordine all’insegna delle quali si intende aprire un nuovo capitolo per i luoghi della cultura assegnati alla Direzione regionale Musei del Piemonte.

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