Riceviamo e pubblichiamo: 'E' in corso il rinnovo delle candidature per i poli d'innovazione tecnologica regionali, tra cui quello dell'Agroalimentare al momento gestito da Tecnogranda SpA, societa' partecipata dal Comune di Cuneo al 6,28%.

La candidatura é passata da questa azienda al MIAC (partecipata dal Comune al 36,45%) che, essendo l'unica, molto probabilmente si aggiudicherà il ruolo di soggetto gestore. Ruolo peraltro che sarà supportato dall'affitto del ramo di azienda di Tecnogranda che si occupava della cosa (sei persone che passano al MIAC ma rimanendo nei loro uffici a Dronero...).

Di fatto non cambia praticamente nulla, tranne una ragione sociale e il fatto che il MIAC per il momento vede un aggravio dei suoi conti, già non particolarmente floridi, ma non disastrati come quelli di Tecnogranda (che dovrà essere ricapitalizzata). Quello che però è importante in questa vicenda e' che si passa, per il Comune di Cuneo, dal dover contribuire per il 6% a piu' del 36%!

Tutto ciò mentre é tutt'altro che chiaro il progetto industriale, ossia la sostenibilità economica dell'operazione che al momento ha tutto l'aspetto dell'usuale giro di valzer per salvare una partecipata decotta a spese di un'altra leggermente meno decotta (ma comunque in perdita, anche se non ancora tale da richiedere ricapitalizzazione).

In data 6 giugno 2016 il MoVimento 5 Stelle di Cuneo ha chiesto all'amministrazione di avere copia dei bilanci e la relazione dei revisori dei conti, per gli anni 2013, 2014 e 2015, delle partecipate Miac e Tecnogranda. Nonché di ricalendarizzare una commissione speciale dedicata alla presentazione degli stessi e del piano industriale del nuovo MIAC.

Ad oggi tutto tace. Sollecitiamo una risposta da parte del Comune che, in base alla normativa, avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni dalla nostra richiesta. Tale comportamento non è sicuramente in linea con i presupposti di un'Amministrazione trasparente e responsabile verso i cittadini.

MoVimento 5 Stelle Cuneo