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Pneumatici invernali, quanto durano? Tutti i consigli per guidare in sicurezza

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Quanti tipi di pneumatici esistono? Cosa significano le sigle e i marchi sul battistrada? E quanto dura davvero una gomma? Proviamo a fare un po’ di chiarezza su tutte queste questioni, che riguardano uno degli elementi principali per la nostra sicurezza al volante. Le gomme sono il primo dispositivo di sicurezza attiva delle auto, perché sono l’unico punto di contatto tra la vettura e il “mondo esterno”, inteso sia come fondo stradale (di qualsiasi tipo, dall’asfalto al fango, dalla neve alle buche!) che come condizioni meteo più generali, che – come vedremo – influiscono molto sulle prestazioni degli pneumatici.

Pneumatici auto, tutto ciò che c’è da sapere

Negli ultimi anni, questo prodotto è spesso sotto i riflettori, sia per le campagne di sensibilizzazione sul fronte sicurezza stradale sia per le evoluzioni del mercato: il rivenditore online EuroimportPneumatici è un valido esempio di quanto estesa sia la concorrenza nel settore pneumatici per auto, tanto che spesso è difficile la scelta del modello giusto risulta complicata.

I tipi di gomme

Cominciamo subito con il definire le tre grandi tipologie di gomme che attualmente sono in produzione, distinte per le caratteristiche prestazionali in base alla stagionalità e al meteo:

Pneumatici estivi: sono i più comuni, realizzati con una mescola dura che consente buone prestazioni su suolo asciutto, un'aderenza molto elevata e una durata prolungata. Le nuove generazioni di gomme estive sono costruite in modo da migliorare anche la resa su fondi bagnati per assicurare stabilità al volante anche in caso di acquazzoni improvvisi. Ad ogni modo, questi pneumatici danno il meglio con temperature alte e non andrebbero mai usati se il termometro scende sotto i 7 gradi, perché la gomma degrada e non è più performante.

Pneumatici invernali: come si comprende dal nome, sono gomme sviluppate per dare il meglio con il freddo e per consentire una marcia regolare all’auto anche in condizioni critiche come fondi innevati o molto bagnati, strade ghiacciate o fangose. Classicamente, erano contrassegnate dalla sigla M+S sulla spalla del copertone (dalle iniziali inglesi di Mud+Snow, fango e neve), ma i modelli più recenti presentano anche un nuovo logo – simbolo di tre vette montane con un fiocco di neve – che indica il superamento di rigorosi test di verifica della capacità prestazionale di guida in condizioni invernali. Gli pneumatici invernali garantiscono efficienza con temperature fredde, mentre con termometri troppo alti – già dai 7 gradi in su – rischiano di non assicurare lo stesso livello di performance.

Pneumatici all season o pneumatici 4 stagioni: anche in questo caso, il nome racchiude le caratteristiche, perché queste gomme sono appunto in grado di accompagnare l’automobilista in ogni condizione climatica e stradale. È forse il settore su cui stanno puntando maggiormente le Case Produttrici e negli ultimi anni ha conquistato fette di mercato a scapito dei tradizionali stagionali. Si tratta di pneumatici che offrono prestazioni buone in ogni contesto, ma spesso senza raggiungere l’eccellenza del corrispettivo stagionale (ovvero: sulla neve e col freddo, gli pneumatici invernali sono ancora più efficienti, così come sull’asciutto e col caldo si dimostrano migliori gli pneumatici estivi). Anche questi modelli possono presentare la scritta M+S e, nei casi più recenti, anche il pittogramma alpino.

Quando si devono montare e cambiare le gomme

In linea di massima, è possibile utilizzare pneumatici estivi anche per tutto l’anno se l’automobilista vive (e viaggia) solo in aree geografiche in cui il clima lo permette e in cui non sono in vigore le famose ordinanze invernali. In gran parte d’Italia – e la nostra provincia non è certo un’eccezione, anche per la presenza montana – sono infatti attive delle norme specifiche per la circolazione invernale, che hanno l’obiettivo di limitare i possibili rischi derivanti da fenomeni atmosferici quali nevicate o fondi ghiacciate. In concreto, ciò significa che su molte strade dello Stivale è possibile viaggiare – nel periodo che va in genere dal 15 novembre al 15 aprile successivo – solo montando pneumatici invernali (o tenendo catene da neve pronte all’uso). Da questo obbligo sono escluse le auto che calzano le gomme all season, che sono appunto idonee alla marcia in ogni momento dell’anno.

Quanto durano le gomme?

Chiudiamo con un focus sulla effettiva resistenza degli pneumatici, considerando ovviamente sia il mantenimento della loro efficienza che il rispetto dei limiti imposti dalla legge (battistrada di spessore mai inferiore a 1,6 millimetri). In linea di massima, la tipologia di gomma che offre la durata maggiore in termini prestazionali è quella delle estive, che possono essere montate anche per 10 anni, mentre per caratteristiche di mescola le all season e le invernali hanno una vita più breve.

L’evoluzione tecnologica però sta spingendo sempre più avanti la durata delle gomme: ad esempio, alcuni modelli di pneumatici 4 stagioni funzionano bene fino a oltre 70mila chilometri.

Scott Clark, vice presidente esecutivo Automotive, Motorsport, Experiences e Americhe, nel corso della conferenza internazionale di presentazione della prima copertura del marchio a 'impatto zero' per emissioni di CO2. Clark ha spiegato come "per ridurre più rapidamente il proprio impatto sul pianeta, Michelin si sia impegnata entro il 2030 a tagliare le emissioni di CO2 dei suoi impianti di produzione del 50% rispetto ai valori del 2010. Il nostro obiettivo - ha detto - è raggiungere la 'neutralità' delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050. Stiamo, inoltre, sviluppando - ha aggiunto - soluzioni per utilizzare fonti rinnovabili e materiali riciclati per innalzare le performance dei nostri pneumatici. Entro il 2030 le nostre gomme avranno un'efficienza energetica superiore del 20% rispetto ai nostri prodotti del 2010".

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