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Pintus: 'Chi non mi vuole più dovrebbe ricordare meglio in che stato di salute mi hanno affidato il Pd di Cuneo'

CUNEO

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'Non mi sono mai sottratto al confronto e se presentarmi dimissionario all'Assemblea che sarà convocata per venerdì prossimo può servire a rendere il dibattito più proficuo e utile al Pd, la mia disponibilita è totale. Quando sono stato eletto segretario del circolo il Pd cuneese era sconfitto, isolato'. Così, alla fine di un settimana 'calda' per la politica di Cuneo, con la prossima che si annuncia 'bollente' fin da lunedì, Gerardo Pintus si confessa in un colloquio con il direttore di cuneocronaca.it Giuseppe Grosso.

E aggiunge: 'Cuneo era l'unico capoluogo piemontese con il Pd all'opposizione.Ora una parte del gruppo dirigente solleva perplessità su una presunta inerzia del segretario. A ben vedere si tratta di coloro che hanno avuto grandi respomsabilità nel creare una situazione difficile per il Pd alla quale ho cercato di rimediare'.

Quale pensi sia lo stato di salute del Pd oggi?

'Oggi il Pd cuneese è diverso e credo migliore del Pd che ha perso le Amministrative anche per responsabilità di chi ha scelto candidati sbagliati, gettando al vento la dote della moderazione. E per me, di conseguenza difficile credere sia vere che sincere alcune delle critiche che mi vengono rivolte'.

E sui nuovi, preannunciati ingressi, come quello di Domenico Giraudo?

'Oggi il Pd cuneese è tornato ad essere al centro del.dibattito politico e capace di attrarre nuove energie. Quando sono diventato segretario non era così. Io prima non c'ero, molti di quelli che adesso rivestono cariche importanti sì'.

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