Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Peveragno ricorda l'eccidio della Paschetta con l'intitolazione della piazza a Domenico Tassone

MONDOVì

Foto
Condividi FB

ADRIANO TOSELLI - A Peveragno si commemora l'eccidio della Paschetta, avvenuto il 10 gennaio 1944, anche attraverso l'intitolazione di una piazza a Domenico Tassone. Il primo importante evento del 2024, organizzato dal Comune, si svolgerà nella mattinata di domenica 14 gennaio, in piazza XXX Martiri (precedentemente nota come "piazza Paschetta", poi rinominata per commemorare la trentina di persone fucilate in quel luogo in quel giorno, e considerando i caduti nei dintorni di Peveragno, il numero sale a circa quaranta).

La cerimonia ufficiale si terrà domenica 14 gennaio, con appuntamento alle 9 presso il Centro Polifunzionale A La Sousta per l'intitolazione, alle 9:30, della piazza adiacente (finora conosciuta come piazza dell’Ufficio Postale o Piazza Campo Sportivo, originariamente usata nel periodo fascista) al dottor Domenico Tassone, sindaco, veterinario, scrittore e partigiano. Successivamente, il corteo si dirigerà verso piazza XXX Martiri, dove, intorno alle 10:30, verrà deposta una corona presso la lapide dei Caduti e si terranno i discorsi ufficiali. L'ultima tappa sarà nella Parrocchiale di Santa Maria, "Da Val", per la messa delle 11.

Si prevede una grande partecipazione, con molti cittadini raccolti intorno agli Amministratori, guidati dal sindaco, in un momento molto sentito. A differenza di altri paesi vicini, Peveragno non ha una sezione Anpi, nonostante abbia avuto alcuni partigiani e una banda attiva nei primi giorni della guerra civile sulle sue colline, guidata dall'anarchico carrarese e scultore Nardo Dunchi, collegato a Ignazio Vian. Successivamente, i "Resistenti" peveragnesi si unirono alla banda della Valle Pesio, guidata da Pietro Cosa.

Tra il 30 dicembre e il 1° gennaio precedenti, con un'azione conclusasi il 2, ci fu un rastrellamento in Valle Colla, che costrinse la banda partigiana di Ignazio Vian a ritirarsi in Valle Corsaglia, dopo il ritrovamento dei cadaveri di quattro soldati del genio avieri tedesco, catturati il 27 dicembre in un'azione congiunta di varie bande di Resistenti contro l'aeroporto di Mondovì (per procurarsi benzina avio).

Questi eventi sono raramente collegati nella storiografia su queste vicende. Fino all'attuale Amministrazione, la commemorazione era sempre stata fissata per la mattina del 10, ma quelle guidate da Paolo Renaudi hanno preferito scegliere la domenica più vicina o successiva, per favorire la partecipazione di chi aveva impegni lavorativi.

In occasione degli ottanta anni, l'Amministrazione ha programmato vari altri eventi. Il primo si terrà stasera, venerdì 12 gennaio, alle 20:45, presso il "Centro Polifunzionale" con un "Incontro e riflessione sull’importanza del ricordo e della condivisione", avendo come protagonista il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo, professor Gigi Garelli, e gli studenti delle classi V primaria e III secondaria (ex elementari e medie) dell’Istituto Comprensivo Chiusa Pesio e Peveragno.

Sabato 13 gennaio, sempre "A La Sousta" ("Al Riparo"), alle 20:45, verrà proiettato il documentario "L’eccidio di piazza Paschetta", realizzato nel 2013 dalla regia di Mauro Pellegrino, in collaborazione con le associazioni "Gai Saber" (musica) e "Tracce di Memoria". La serie di eventi si concluderà venerdì 19 gennaio, sempre nello stesso luogo e alla stessa ora, con il giovane e brillante giornalista e scrittore peveragnese Simone Giraudi, che presenterà il suo romanzo "Sanguinare Polvere", ispirato dall’eccidio.

Adriano Toselli

(Foto d'Archivio)

VIDEO