CUNEO
ALICE MARINI - A partire dal 1° novembre 2024, il bar dell’ospedale Carle di Cuneo chiuderebbe a causa di lavori di ristrutturazione strutturale, in particolare per adeguamenti antisismici che interesseranno la parte "vecchia" dell’ospedale, per la durata stimata di minimo 18 mesi. Questo locale è un punto di riferimento non solo per i pazienti e i loro accompagnatori, ma anche per il personale medico e infermieristico. A esprimere preoccupazione per la chiusura sono i lavoratori del bar, che hanno avviato una raccolta firme per cercare di mantenere il servizio attivo.
«Il bar non è solo un luogo dove poter acquistare un pasto o una bevanda calda; è uno spazio sicuro per chi vive ore interminabili di attesa e cure. Molti pazienti, specialmente quelli in trattamento chemioterapico, arrivano a digiuno e trovano conforto qui. Come può tutto questo essere sminuito davanti a un semplice distributore automatico?».
La raccolta firme ha già superato le 300 adesioni in mezza giornata. «Stiamo continuando a spargere la voce, anche sui social», ha aggiunto Silvana Dutto, una delle quattro dipendenti del bar, che saranno ricollocate al bar del Santa Croce di Cuneo. «Prima eravamo aperti dalle 7 alle 20, ma ora il servizio è stato limitato. Vorrei che qualcuno venisse a vedere l’affluenza che c’è alle 10 del mattino. È una realtà familiare; la gente è sempre più o meno la stessa. Al di là dell’affezione, la chiusura del bar avrà un impatto notevole, in particolare sulla parte oncologica».
Mentre altri servizi, come la mensa aziendale, la portineria e il servizio di vigilanza armata, verrebbero ricollocati, ad esempio, utilizzando container esterni, la sorte del bar rimane incerta. I pazienti che arrivano da fuori, costretti a trascorrere ore in ospedale, dovrebbero poter trovare un luogo che continui a offrire un servizio di qualità, senza doversi spostare in auto.
I pazienti si trovano in una situazione già difficile, e privarli di questo servizio è una grande perdita.
Alice Marini