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Per una manciata di caldarroste e un canto natalizio prima dei Morti

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - È successo ancora una volta! Piazza Galimberti, il salotto di Cuneo, è stata fatta oggetto di un uso scriteriato ed indiscriminato. Come dei moderni Unni! In una delle più belle piazze d'Italia sulla quale, come Attila sosteneva, dopo che erano passati loro non cresceva più neanche l'erba.

Non paghi di ciò, la domenica hanno invitato anche gli ambulanti, che hanno occupato allegramente il corso principale della città fino a perdita d'occhio.

Mentre Cuneo era invasa fino a sera, passeggiando tra stand di prodotti gastronomici sulla cui qualità per molti ci sarebbe da discutere, qualcuno avrà anche tentato di intonare un canto natalizio addirittura prima dei Santi e dei Morti guardando le luminarie appese anzitempo in via Roma.

Ci chiediamo come sia stato possibile non provvedere a tutelare un luogo così importante della città, lasciando che chiunque potesse approfittare purché si facesse una manifestazione, un evento, senza trovare alternative, senza pensare che, forse, sarebbe stato meglio collocare altrove la manifestazione anche per consentire al partecipante di godere della bellezza della piazza libera che, invece, è apparsa soffocata dagli odori e dagli stands.

Riccardo Sartoris, associazione CuneoSiVaOltre

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