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Per una Boves più vivibile le piazze si rifanno il look e piacciono di più

CUNEO

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ANGELA PITTAVINO - In questi giorni nei bar, nelle pasticcerie e nei negozi di Boves, in provincia di Cuneo, vi è un argomento quasi unico di conversazione: i nuovi arredi di piazza Italia e piazza dell’Olmo.

L’Amministrazione comunale, lo scorso anno, ha dato il via ad un progetto di restyling delle due piazze con il posizionamento di trenta gelsi plataniformi in piazza Italia e la completa sostituzione delle panchine, fioriere, portabici, cestini, fittoni  con nuovi arredi. Il progetto doveva essere pronto per l’autunno scorso, ma un contenzioso tra due ditte ha rallentato di alcuni mesi l’avvio dei lavori.

“In questi giorni stanno arrivando le ultime panchine e mancano ancora le fioriere - spiega il vicesindaco arch. Matteo Ravera, che ha seguito il progetto insieme agli uffici tecnici del Comune con il geom. Enzo Baudino, il geom. Simona Carena e l’arch. Gabriella Maccario -. Abbiamo deciso di soprassedere ancora un mese in attesa della primavera per posizionare le nuove fioriere che completeranno l’arredo posato in queste settimane. Devo dire che i commenti sono per la maggior parte positivi e la cosa ci fa davvero piacere anche se solo con la primavera, con le piante che si risveglieranno dal letargo invernale, l’effetto delle nuove piazze sarà completo. Per tranquillizzare chi teme atti di vandalismo, posso dire che è stata espletata la gara per la videosorveglianza e a breve, salvo ricorsi delle ditte che non possiamo mai escludere, entro la primavera avremo le piazze videosorvegliate, oltre agli ingressi della città”.

Commenta il sindaco Maurizio Paoletti: “La prima cosa che abbiamo fatto come Amministrazione, 5 anni fa, è stato il restauro del monumento ai caduti della prima Guerra Mondiale in piazza Italia, poi seguito da quello di piazza Caduti; oggi concludiamo il nostro mandato amministrativo con il rifacimento degli arredi delle piazze; è anche sintomo delle priorità che abbiamo dato alla nostra azione, prima i valori della nostra storia. L’intervento è però calato proprio nel recupero della tradizione locale; rimettere le piante in piazza Italia come negli Anni '30 del secolo scorso ed in particolare dei gelsi è ricordare non solo come era Boves negli anni passati, ma anche non dimenticare che questa città ha prosperato grazie al baco da seta, alle sue filande”.

“La sistemazione degli arredi è fatta in modo tale da creare delle piccole isole dove la gente può sedersi e chiacchierare senza dover chiudere le piazze al piazze al traffico veicolare - conclude Paoletti -. La città è di tutti, commercianti ma anche di bambini, anziani che si fermano a leggere il giornale, mamme con la carrozzelle, le piazze devono essere qualcosa in più che un parcheggio. L’operazione mi pare riuscita e ne siamo molto lieti; sotto il "pellerin" in piazza dell’Olmo (che a breve restaureremo) sono state posizionate delle sedute rosso fuoco, nella piazza ci sono i cubi e le panchine bianche di marmo, se alziamo un po’ gli occhi a breve vedremo germogliare il faggio verde. Non c’è solo la tradizione bovesana, ma anche un po’ di Italia, rossa, bianca e verde!”.

Angela Pittavino

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