BRUNO MURIALDO - Facciamo attenzione a non vedere il babau dove non c’è, il rischio arriva dal divario che si è creato tra la vita che conducevamo prima del Coronavirus e l’isolamento imposto durante l’epidemia. Questo isolamento potrebbe scatenare effetti rischiosi, perché arrivano da un esperienza nuova, mai sperimentata prima che succedesse tutto questo.

Il divario tra come vivevamo prima e i comportamenti che dovremmo seguire adesso potrebbero produrre gravi lesioni psicologiche nella popolazione, travolta dalla crisi virale e quella economica dai risvolti ancora incerti. Non eravamo preparati ad affrontare una pandemia, tutto ciò che avevamo programmato e progettato non prevedeva una cosi brusca limitazione, condizione che con il passare dei giorni ha svelato tutta la sua umiliazione.

L’unica arma che abbiamo per combattere questo tempo è la nostra intelligenza. La nostra esistenza non è scontata, è la conseguenza di molte combinazioni che la natura mescola non sempre a nostro favore. Per superare questa pandemia dobbiamo dare una ragione alla nostra esistenza, cercare dentro di noi un chiarimento e una logica nella natura dalla quale proveniamo. Non dobbiamo cercare nemici dove non ci sono.

Chiunque avesse governato in situazioni cosi tragiche e inaspettate avrebbe combinato dei guai, l’ingovernabilità avrebbe prodotto più morti e più sconsolazione. Dobbiamo cercare di superare questa guerra senza produrre altre contrarietà, guardando alle nuove generazioni e all’ambiente, cercando di essere così forti da imporre delle soluzioni a chi ci governa, evitando di colpevolizzare chi ci tutela, forze dell'ordine, medici, infermieri o chiunque la nostra instabilità ci disegni come un fantasma.

Bruno Murialdo