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Pendolari Cuneo-Torino: "Perché soppresso con la Fase 2 quel treno diretto delle 17,24?"

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo dal Comitato Gruppo Pendolari Cuneo-Torino e pubblichiamo: "Approfittiamo della sua testata giornalistica per segnalare un grave disservizio che ha colpito i pendolari che utilizzano la tratta Torino-Cuneo a partire da lunedì 5 maggio.

Con l'avvio della cosiddetta Fase 2, Trenitalia ha infatti deciso di sopprimere il treno Cuneo-Torino delle 17.24 - RV 10218, mantenendolo solo nel fine settimana. Quel treno è per ovvie ragioni quello maggiormente frequentato dai pendolari, non solo per l'orario di partenza, ma anche perché è diretto; per comprenderne la rilevanza, basti pensare che, anche in caso di sciopero, rientra tra i treni garantiti ed è tanto importante quanto il RV 10213 delle 17,25 o il RV10215 delle 17,50 da Torino.

I pendolari sono al momento costretti ad attendere il treno successivo, che parte alle 18.12, prevede il cambio a Fossano con il treno proveniente da Ventimiglia, e quindi ha tempi di percorrenza decisamente maggiori. Oltretutto, il secondo treno arriva molto spesso in ritardo a Fossano, prolungando ulteriormente il viaggio, oppure sono costretti ad utilizzare il proprio mezzo.

Tale decisione appare incomprensibile, oltre che dannosa, tenendo conto che invece si è scelto di mantenere il treno delle 16.12, che circola semivuoto anche nei periodi normali, non essendo compatibile con gli orari lavorativi dei fruitori del servizio. Dalle informazioni raccolte, pare che questa situazione verrà mantenuta almeno fino al 17 maggio, ma confidiamo nel fatto che Trenitalia voglia al più presto rimediare, ripristinando il treno soppresso, possibilmente per l'inizio della prossima settimana, consentendoci di limitare al massimo i disagi provocati da questa decisione.

Sarebbe altresì importante il reintegro del Regionale 22965 delle 7,25 da Fossano che consentirebbe ai pendolari di arrivare entro le 8 ai rispettivi luoghi di lavoro. Siamo coscienti della criticità del periodo, ma le fasce di maggior utilizzo riteniamo che debbano essere garantite comunque, sia in direzione Torino che in direzione Cuneo, e anche su tutte le altre tratte del Piemonte".

C. Menegon, Comitato Gruppo Pendolari Cn-To

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