ANGELA PITTAVINO - E’ partito anche a Chiusa Pesio il servizio di assistenza all’autonomia domiciliare per i bambini con disabilità.

A risentire forse con maggior gravità del lungo lockdown e la perdita di preziosi mesi scolastici sono stati infatti i bambini con disabilità cognitiva per i quali la scuola d’emergenza via internet era poco funzionale.

Tre mesi che potevano cancellare, nonostante gli sforzi quotidiani dei genitori, tutti i progressi fatti grazie alla quotidianità scolastica fatta di maestri e compagni di classe.

Sono stati pochi i Comuni che hanno attivato il servizio domiciliare di assistenza scolastica in tutta la Granda e il piccolo comune della Valle Pesio è uno di questi.

“Purtroppo saremmo partiti prima ma abbiamo dovuto attendere i tempi tecnici necessari - commenta il consigliere Sara Ponzo-. L’appalto con la cooperativa permetteva l’assistenza domiciliare e così, vista anche la necessità emersa da alcune famiglie, abbiamo recuperato le ore non svolte nei mesi del lockdown. Queste ore verranno utilizzate per i mesi di luglio e agosto”.

Sottolinea Sara Ponzo: “Su quattro famiglie che ne usufruivano durante l'anno scolastico abbiamo raccolto l'esigenza di tre nuclei famigliari per un totale di circa 35 ore settimanali svolte a casa con la presenza dei genitori. Abbiamo cercato nel limite del possibile di mantenere la stessa assistente all’autonomia con cui i bambini avevano già lavorato durante l’anno. Questo per semplificare il lavoro a casa poiché la continuità e la fiducia sono determinanti”.

Aggiunge Sara Ponzo: “Vorrei ringraziare il segretario comunale per il grande lavoro svolto dietro le quinte. Il suo impegno è stato determinante per permettere di portare avanti questo importante sostegno alle famiglie. 

“Abbiamo cercato di recuperare le ore non fatte a scuola perché era un diritto dei bambini e ci è stato chiaro sin da subito che la didattica a distanza non poteva essere la soluzione per alcuni bimbi. Come Giunta siamo davvero molto soddisfatti di aver potuto dare una mano alle famiglie” conclude il consigliere Ponzo.

Angela Pittavino