MONDOVì
ROBERTO CROCI - Nelle biblioteche è bello e utile parlare di poesia, musica e filosofia, ma troppo spesso, nelle nazioni latine “fru fru”, Italia inclusa, s’ignora la scienza e la tecnica, perché la matematica e la fisica sono state a volte insegnate male.
I “cervelli” eccellenti che abbiamo, purtroppo, non migliorano la pessima media cui ci condannano le statistiche mondiali sull’ingegneria e la matematica. Il risultato è un’alluvione d’ignoranza in cui sguazzano politici e burocrazia, con le nostre 150.000 leggi (in Francia solo 7.000, più o meno). Il destino è ormai segnato, ma a Pamparato, in provincia di Cuneo, non s’arrendono!
Forti di musica, poesia e sapori, si buttano nelle acque tempestose della scienza. E l’hanno fatto molto bene, nella serata d’incontro con il docente Giacomo Olivero del liceo Giolitti Gandino di Bra, che ha fatto condurre ai suoi studenti, in pochi mesi, uno studio sulle portate dei torrenti Casotto e Limona, che attraversano il famoso Ponte Romano di Pamparato, restato indenne per secoli.
I suoi ragazzi, gambe in spalla e qualche cartina, hanno calcolato la portata massima di tutta l’area, confrontandola con la “luce” dei ponti, evidenziando immediatamente l’inadeguatezza del Ponte “Riviera”, che effettivamente è stato sommerso nel novembre 2016.
Ci voleva tanto? Sembra proprio di si, come ha ben spiegato il sindaco Fausto Mulattieri, che, da ingegnere, questi calcoli se li mangia a colazione con i biscotti di Pamparato. Burocrazia, leggi contradditorie, lassismo si fanno (e si faranno) beffa della fisica e dell’idraulica, dove i nostri ingegneri sono considerati i numero uno al mondo, ma solo fuori dall’Italia, già dai tempi dei Romani.
FOCUS E QUARK ALLA PASTA DI MELIGA
Colpa dei politici e della burocrazia? Niente affatto! Colpa della nostra “incultura”, che, purtroppo, molti “espertoni” alimentano, mettendosi in cattedra, senza scrupoli e senza abilità di comunicazione.
Il prof. Olivero è una rara eccezione, tanto che potremmo definirlo il “Piero Angela del Monregalese”, per le sue rare capacità divulgative. Ma a lui va un merito maggiore: quello di essere allevatore di giovani più consapevoli, con progetti, come questo sulla Val Casotto o sugli allagamenti di Alba, che fanno ben sperare per il futuro.
Sempre che questi studenti abbiano voglia di restare in questa “Italietta”. A Pamparato, per ora, li attraggano solo con la polenta saracena e i biscotti di meliga. Ma il sindaco sta pensando a qualcosa d’altro, oltre alla tavola!
Alè, che i puruma feira!
Roberto Croci
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