MONDOVì
ROBERTO CROCI - Il “nostro” scrittore di valle, Bruno Vallepiano, ha presentato a Pamparato (Cuneo) il suo ottavo noir “Gioco Fatale”, per le edizioni Araba Fenice di Boves, di cui cura anche tutta la linea dei titoli “gialli”.
E’ la prima iniziativa della nuova “era” della biblioteca di Pamparato, fondata a metà degli anni ‘80 da Mauro Uberti, che, ancora oggi, è memoria storica della Val Casotto, e creatore del suo Festival dei Saraceni. Ora la biblioteca è diretta da Ivana Mussano, vercellese, ma “innamorata” a Pamparato, di cui è anche guida volontaria per il turismo.
La sede della biblioteca, in via d’adattamento, è proprio sulla famosa balconata, con l’affresco del cane e del suo mitico boccone di pane imbevuto di rosso “dolcetto”, sulla piazza centrale, all’ombra del secolare tiglio. Insomma, nel cuore del borgo della Roa Marenca, che qui veniva chiamata “Roa Piazza”, rara da vedere nelle nostre zone.
Inutile dire che Vallepiano, neanche per un biscotto di Pamparato imbevuto nel vino, ha fatto “spoiler” (come oggi si usa dire) e non ha lasciato indicazioni per scoprire il finale del nuovo “noir”, che, come per gli altri sette, nasce dalla sua passione per il territorio. Insomma è il primo scrittore di “noir a km zero”, ambientati al più nel Sud del Piemonte, anche grazie alla sua esperienza di scrittore di guide naturalistiche, e dei miti storici delle Valli di Vico.
Speriamo che questi poli di cultura, che sono le “nuove” biblioteche, facciano, almeno loro, rete con le altre belle iniziative in zona, come la nuova biblioteca di Serra di Pamparato, e l’associazione culturale Savin di San Giacomo di Roburent. Quest’ultima, proprio con Vallepiano, sta lavorando per un bel concorso innovativo di narrativa, il Premio Letterario “Myr”, che verrà celebrato sabato 16 settembre al teatro di San Giacomo, con ben oltre 110 opere in concorso.
I prossimi appuntamenti della nuova biblioteca di Pamparato saranno giovedì 17 agosto con lo scrittore Fulvio Sasso e il suo libro sul controverso partigiano Matteo Abbindi, seguiti da incontri con Eraldo e Paolo Odasso, Remigio Bertolino, Giacomo Olivero e Daniele La Corte. Dunque, è il caso di dire che l’”incipit” è buono qui a Pamparato, a vantaggio di tutte le nostre Valli di Vico.
Roberto Croci