MONTAGNA
ELISA AUDINO - Arrivato, come previsto, anche il SUAP, ultimo documento autorizzativo della Calore San Sebastiano, l'azienda agricola costituita per produrre e vendere in Paesana energia elettrica, termica e calorica da biomassa legnosa. Il documento, pubblicato a un passo dalle ferie di agosto, segue il precedente assenso della provincia di Cuneo datato 2015 e lascia aperti non pochi punti interrogativi.
Nel progetto presentato originariamente comparivano nella rete di teleriscaldamento, oltre a una manciata di privati, due grosse utenze che sembrano, nel frattempo e per motivi diversi, ora assenti: da una parte la Scuola, i cui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica per la cifra di circa 800.000 euro prevedevano proprio il riadeguamento del costoso sistema di riscaldamento, e la casa di riposo che, trovandosi nella necessità di mantenere i contratti in essere con i vecchi fornitori e, stanti i ritardi procedurali, ha finito con il confermare il proprio attuale sistema che prevede sia il metano sia una caldaia personale a cippato.
La redditività, insomma, dell'investimento potrebbe venir meno. Si tratterebbe, in questo caso, del secondo impianto a biomassa che sconta problemi sul nascere a Paesana: il primo, che prevedeva un pirogassificatore vicino alle scuole, è stato 'stroncato' a suo tempo sia dall'Arpa sia dall'ASL; questo, di dimensioni apparentemente più ridotte e, per lo meno inizialmente, destinato solo all'energia termica, ha goduto di una procedura più snella e, a oggi, ha completato tutto il lavoro burocratico, ma potrebbe comunque non venire alla luce per motivi laterali. O, forse, il tardivo documento potrebbe indicare una rimessa in moto e avviare nuovi discorsi, incluse quelle sulle tubazioni in centro cittadino e al necessario rifacimento del manto stradale.
Elisa Audino
(Foto: ingresso Calore San Sebastiano)