MONDOVì
E' stata riportata in Italia, al Santuario di Vicoforte Mondovì, in provincia di Cuneo, la salma della regina Elena di Savoia, traslata dal cimitero di Montpellier, dov'era sepolta dalla morte, avvenuta nella città francese il 28 novembre 1952. Le spoglie sono state collocate all’interno della Basilica, nella cappella di San Bernardo, conosciuta anche come Mausoleo del Duca, in quanto vi è sepolto il duca Carlo Emanuele I, che sostenne in misura determinante l’inizio della costruzione del Santuario dal 1596 ai primi anni del ‘600.
L’iniziativa del rientro delle spoglie della regina Elena e del re Vittorio Emanuele III (sepolto ad Alessandria d’Egitto), presa dai familiari di casa Savoia, risale come prima istanza al 2011, reiterata nel 2013, con la dichiarata disponibilità del vescovo monsignor Luciano Pacomio: l’evento poteva compiersi. Come affermato in un comunicato all’Agence France Presse (Afp), la nipote principessa Maria Gabriella ha “espresso profonda gratitudine al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che ha permesso il trasferimento della salma in Italia”. E la stessa principessa ha aggiunto: “Confido che il ritorno in patria della salma di Elena di Savoia, la regina amata dagli italiani, concorra alla composizione della memoria nazionale nel 70esimo della morte di Vittorio Emanuele III (28 dicembre 1947) e nel centenario della Grande Guerra”.
La collocazione delle spoglie della regina nel loculo predisposto nei mesi scorsi – con tutte le autorizzazioni del caso – nella cappella di San Bernardo è avvenuta in un contesto di riserbo e sobrietà, con la preghiera del rettore don Meo Bessone prevista dal rito delle esequie, per la deposizione nel sepolcro. Nella stessa cappella, accanto al loculo che ospita la regina Elena, è stato anche ricavato quello che accoglierà la salma di re Vittorio Emanuele III. Per ora non si conosce la data di arrivo delle spoglie del sovrano, che fu capo dello Stato dal 1900 al 1946. La cappella di San Bernardo per adesso resta chiusa, in attesa che si realizzi appunto la traslazione del re. Quindi si predisporrà quanto opportuno per la visita di chi vorrà sostare in ricordo o in preghiera.