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"Ogni vita vale": in Confindustria Cisambiente le storie dei ricci di Novello e della delfina Kasya

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CUNEO CRONACA - Introdotto da Marcello Rosetti e da Lucia Leonessi, presidente e direttore di Confindustria Cisambiente, l’evento intitolato "I veri amici sono loro" ha avuto tra i protagonisti i piccoli ricci del centro di recupero La Ninna di Novello, in provincia di Cuneo, e la delfina Kasya, che a gennaio l’associazione novellese ha salvato dalla morte, trasferendola dal fatiscente Milad Tower’s dolphinarium di Teheran, dove stava morendo di depressione e solitudine, al Kish Dolphin Park, in cui ha ritrovato il contatto gioioso con i suoi simili. 

A illustrare le vicende di questi animali, il veterinario Massimo Vacchetta, fondatore del Centro ricci La Ninna, che negli ultimi anni ha avviato incredibili salvataggi e massicce campagne di sensibilizzazione.

Importante il panel dei relatori, che contava anche Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia, Roberto Gasparri, responsabile Chirurgia toracica Ieo, Mariangela Albertini, del Dipartimento di Medicina Veterinaria Università di Milano, l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, il tenente colonnello Giancarlo Papitto, Unità cinofile Antiveleno, Pier Giovanni Capellino, presidente della Fondazione Capellino, il senatore Luca Briziarielli, vicepresidente della commissione Ecoreati e l’onorevole Vannia Gava, sottosegretario Ministero Ambiente e Transizione Ecologica.

Davanti al pubblico di Confindustria Cisambiente, che raccoglie oltre 600 imprese che si occupano di ecologia, ambiente, energie rinnovabili e green economy, Massimo Vacchetta ha raccontato: «Nel 2014 ho fondato il centro di recupero ricci La Ninna, mosso dalla compassione per una piccola riccia, Ninna, che ho soccorso quando pesava meno di un mandarino. Da allora, in 7 anni, ci siamo presi cura di circa 1500 ricci, ne abbiamo riportato alla vita libera più di 900 e abbiamo assistito con dedizione oltre 300 ricci disabili. Siamo passati da 50 a 600 metri quadri di superficie utile e da zero a una trentina di volontari e a quasi 200mila followers. Per assistere sempre meglio i piccoletti che arrivano da noi, vorremmo ora acquistare un apparecchio radiologico digitale e nuove gabbie antintrusione ma anche ampliare gli spazi coperti e le aree verdi protette di preliberazione per i ricci».

Il veterinario di Novello poi ha proseguito: «Ogni vita vale. Questo è il nostro mantra. Quando abbiamo saputo di Kasya, che piangeva, sola, nel fatiscente Milad’s Tower Dolphinarium di Teheran, abbiamo deciso di agire. Insieme a Carmen Aiello dell’associazione Salviamo gli Orsi della Luna, abbiamo coordinato un piccolissimo gruppo di attivisti provenienti da Stati Uniti, Russia, Francia, Iran e Italia. A gennaio 2021, dopo un anno di tentativi e spendendo 30.000 euro dei nostri risparmi, siamo riusciti ad affittare un aereo charter, smontarne parte dei sedili e portare via Kasya da Teheran. Le abbiamo trovato un rifugio temporaneo a Kish Island. Ma ora è tempo di liberarla in mare aperto.

Ora serve un ultimo sforzo, per riportare Kasya nel Mar Nero, dove era stata catturata illegalmente 9 anni fa. Kasya può essere liberata solo nel Mar Nero, da dove proviene, perché altrimenti non "parlerebbe la lingua" degli altri delfini e si sentirebbe emarginata. E non può essere rilasciata direttamente in mare aperto, perché dopo 9 anni di cattività non riuscirebbe a cacciare. Abbiamo tempo solo fino a luglio per tentare di portarla in una struttura riabilitativa a Soči, in Russia. Per mantenerla a Kish Island, trasferirla nel Mar Nero e mantenerla i mesi necessari affinché si riabitui a cacciare occorrono circa 80mila euro. Per trovarli abbiamo bisogno del vostro aiuto. Ogni gesto è importante, dalla firma per il 5x1.000 alla singola donazione. Grazie a Confindustria Cisambiente, che ci ha permesso di portare le storie dei ricci e di Kasya all’attenzione del pubblico». A chiudere la conferenza, la proiezione del video Il sospiro di Kasya, che il Centro ricci La Ninna ha presentato al concorso Pet Carpet Film Festival.

«Confindustria Cisambiente ha l'intenzione di cogliere l'opportunità del piano Nazionale di riprese e resilienza - spiega il direttore generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi - per contribuire in modo sostanziale, attraverso le sue oltre 600 imprese dedicate all'ecologia, all'ambiente, all'energia proveniente da rifiuto dei rinnovabili, alla costruzione di un futuro dove la Biodiversità sia realmente un elemento sostanziale anche delle attività d'impresa. Non è impossibile in tutto questo coniugare l'interesse d'impresa, dunque il business aziendale, con il rispetto della biodiversità del mondo faunistico e della flora del pianeta che ovviamente costruiscono un interesse primario per l'uomo. L’interesse di Confindustria Cisambiente è anche quello di promuovere sempre più iniziative che stimolino l'interesse, non solo degli operatori che è già molto alto, visto che le nostre aziende sono tutte votate a questa missione ecologica ambientale e di industria sana che non ripercuote il suo operato sul pianeta, ma anche del cittadino verso le nostre aziende che sono sempre più da considerare veramente l'ossatura dell'ecologia del pianeta e dunque della transizione ecologica».

Quanti volessero aiutare Kasya, possono partecipare alla raccolta fondi su Gofundme o effettuare una donazione a Centro recupero ricci La Ninna (Iban IT10K 06305 46851 000010157449), oppure assegnare il 5x1000 al CF 93057110046.

(Nella foto, da sinistra: Lucia Leonessi, direttore generale di Confindustria Cisambiente, e il veterinario Massimo Vacchetta, fondatore del Centro ricci La Ninna)

 

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