CUNEO
PIERO ARESE - Le parole sono stanche. Non ce la fanno più, eppure bisogna dirlo: ogni anno è sempre la stessa storia. Ecco come si presenta oggi il cippo di Duccio Galimberti, invaso dalle erbacce.
Lo so bene, i simboli sono impegnativi nella loro richiesta di essere vissuti e reinterpretati ogni giorno, alla luce delle scelte da compiere, dei valori da promuovere. Proprio per questo vanno preservati dalla trascuratezza e dall’abbandono, evitando il rischio che si trasformino in gusci vuoti da riempire con la retorica e l’ufficialità di maniera.
Bisogna stare attenti. Da queste erbacce non può arrivare niente di buono. Mi riferisco ai rigurgiti nazifascisti che qui e là si colgono. Per questo è meglio spazzarle via, e al più presto!
Piero Arese