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Nuovo ospedale di Cuneo: appuntamento al 2032, se tutto andrà bene

CUNEO

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GUIDO CHIESA - Il 25 gennaio 2025 saranno passati esattamente 4 anni dal giorno in cui il Consiglio comunale di Cuneo ha votato, a larghissima maggioranza, la localizzazione del nuovo ospedale nel sito del Carle. Quattro anni spesi a cercare un finanziamento di un privato la cui proposta di Partenariato Pubblico Privato (PPP) era apparsa, sin dalla prima versione, non conveniente né sostenibile. Proposta che a fine settembre è stata giustamente respinta dell’Azienda Ospedaliera. 

Oggi il nuovo ospedale è quindi, nuovamente, ai nastri di partenza. La Giunta Regionale, dopo aver assunto la decisione di optare per un finanziamento dell’Inail, ha ripreso a promettere una rapida realizzazione del nuovo nosocomio (il presidente Cirio è un campione in questo campo: vedi l’Asti-Cuneo). Promesse che cercano di far dimenticare la cocciutaggine con cui la Regione ha inseguito la proposta di PPP che, detto per inciso, le ha pure procurato un ricorso al TAR da parte del privato per 10,88 milioni di Euro.

A questo punto i cittadini si domandano a buon titolo quando potranno credibilmente vedere realizzato il nuovo ospedale. Una risposta ragionevole è possibile senza cedere al pessimismo che aleggia nell’opinione pubblica quando si parla di opere pubbliche, né a prendere per oro colato le parole di chi ha tutto l’interesse ad indorare la pillola.

Considerato il fatto che pare occorra ripartire da capo con la progettazione - non potendo riutilizzare il progetto messo a punto dal privato - e considerato che forse varrebbe la pena, a detta degli esperti, ridimensionare il numero di posti letto previsti per il nuovo presidio ospedaliero è possibile affermare che occorreranno almeno 12 mesi per arrivare ad un nuovo progetto appaltabile ai sensi del Nuovo Codice degli Appalti, come richiesto dall’Inail.

Considerato inoltre che occorreranno almeno ulteriori 12 mesi per avere l’impresa sul sito e che lo studio di pre-fattibilità commissionato dalla Fondazione Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle ha indicato in 66 mesi il tempo necessario per completare la nuova struttura, incluso il trasloco degli arredi e delle attrezzature da quella esistente, risulta ragionevole concludere che l’ospedale non sarà in esercizio prima della seconda metà del 2032. 

Sempre che a nessuno venga la malaugurata idea di rimettere in discussione la localizzazione al Carle, che l’Inail bandisca la gara d’appalto in tempi ragionevoli, che la gara non vada deserta e che i perdenti non facciano ricorso al Tar. Fatti questi, purtroppo, non così rari in questo nostro difficile paese.

Guido Chiesa

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