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Nuovo ospedale di Cuneo, a che punto siamo? Il Pd provinciale interroga la Regione

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo dalla Segreteria PD  provincia di Cuneo: "A metà maggio, a due settimane dall'insediamento del commissario dell'Aso Santa Croce e Carle di Cuneo, avevamo chiesto, con garbo e correttezza istituzionale, di fare chiarezza sul piano regionale di edilizia sanitaria. Le nostre domande vertevano principalmente sulle procedure attinenti il nuovo ospedale di Cuneo, Hub di riferimento provinciale e non solo. In seguito abbiamo avuto occasione di leggere che il Santa Croce e Carle è stato valutato dall'Agenas, per il periodo 2019/2021, come uno tra i migliori ospedali in Italia e la cosa ci ha riempiti di orgoglio.

Allo stesso tempo però si è acuita la preoccupazione per il presente. Non solo per i fatti contingenti quale, ad esempio, il fenomeno dell'esplosione delle liste d'attesa con i centralini del centro unico di prenotazione che spesso rispondono all'utenza che, al momento, non è possibile prenotare alcune prestazioni. Ma anche perché dopo la cosiddetta "Conferenza di intenti" del 15 febbraio tutto tace: non dare risposta al nostro partito può essere una tattica politica, ma non rispettare gli impegni assunti dal presidente Cirio e dall'assessore Icardi con l'illustrazione di un cronoprogramma dettagliato presentato nel corso della citata conferenza, è una grave mancanza nei confronti di tutti i cittadini.

Un cronoprogramma che poneva la fine di maggio come termine ultimo per la "Valutazione della proposta di partenariato pubblico privato" e per la convocazione della "Conferenza dei servizi preliminare". Forse il presidente e l'assessore, parlando di maggio, intendevano maggio 2024? La valutazione di questa proposta di PPP è stata effettuata o è ancora in corso? E, qualora fosse stata effettuata, è stata firmata la "Dichiarazione di pubblico interesse"?

In questo perenne stato di incertezza è legittimo che cresca la preoccupazione, non solo degli amministratori, ma di tutta la cittadinanza. Ed anche sul nuovo ospedale di Fossano, Saluzzo e Savigliano la nebbia non è meno fitta.

Davvero non riusciamo, lavorando tutti assieme, col contributo costruttivo anche delle minoranze, che non è mai venuto meno su un servizio di tale importanza per la comunità, ad uscire da questa confusione che crea sfiducia nella politica e nelle istituzioni e preoccupazione giustificata tra la popolazione?".

 

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