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Nuova condotta dell'acquedotto delle Langhe: l'Ato Cn4 chiede 4 milioni e 500mila euro al Ministero

ALBA

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CUNEO CRONACA - L’acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi (Alac) è un’infrastruttura fondamentale per la provincia di Cuneo e per il Piemonte. E’ una rete di condotte e tubazioni lunghe circa 670 km, per la stragrande maggioranza interrate 1-2 metri sotto la superficie. Le sorgenti sono nel cuore delle Alpi marittime: a Ormea, Roburent, Limone e Vernante. L’acqua viene trasferita, per caduta, fino appunto al cuore delle Langhe.

Ora, l’Ato Cn4 ha presentato una richiesta di 4 milioni 562 mila euro al Ministero delle Infrastrutture per una nuova condotta. L'istanza è inserita in un dossier di 8 interventi (questo più altri 7) per 36 milioni totali. La nuova infrastruttura interesserà i Comuni di Carrù, Piozzo, Monchiero, Lequio Tanaro e Monforte d’Alba.

“L’Ato Cn4 – dice il presidente Mauro Calderoni – da tempo cerca di favorire e studiare dei sistemi per migliorare e aumentare la capacità e la portata di tutta la rete di acquedotti sul territorio provinciale, in accordo e in costante dialogo con tutti i gestori e i loro tecnici. Un approfondimento diventato ancor più prioritario con la siccità della prima metà del 2022 e questo ha fatto sì che gli specialisti delle società di gestione cercassero nuove modalità per connettere tratti con maggior afflusso con altri con scarso approvvigionamento, per cercare nuove fonti, per realizzare cisterne o bacini. I progetti ci sono e ora, passo dopo passo, cerchiamo modalità di finanziamento per apportare le migliorie necessarie alle nostre infrastrutture. Questo progetto va in questa direzione e migliorerà la distribuzione dell’acqua potabile in una zona centrale del territorio dal punto di vista sociale, economico e anche turistico”.

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