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La celebrazione dei 600 anni del Drapò: La Marina di Nucetto alla firma del primo Registro storico

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Il gruppo storico di Nucetto dell'Associazione storico culturale Reggimento La Marina è stato invitato a partecipare alla cerimonia per la firma del Registro dei Gruppi storici rievocativi e folcloristici presso la Reggia della Venaria Reale, manifestazione che fa parte delle celebrazioni per i 600 anni del Drapò, la bandiera del Piemonte.

Il Drapò del Piemonte, un emblema storico di grandissimo valore, compie quest'anno 600 anni. Lo stemma di Savoia con il lambello azzurro compare nel 1424, quando il duca Amedeo VIII conferisce al figlio Amedeo junior il titolo di Principe di Piemonte, che designa da subito l’erede al trono e individua per la prima volta un territorio ben preciso che si estendeva, più o meno, da Aosta a Nizza e comprendeva le attuali province di Torino, Vercelli e Biella.

Lo stemma rosso alla croce d’argento indicava, nel Medioevo, le famiglie alleate con l’Imperatore (Novara, città imperiale, alza infatti la stessa arme), mentre il lambello azzurro – una sorta di rastrello con tre denti – è la sintesi grafica dei nastri frastagliati appesi all’elmo dei primogeniti. L’azzurro del Drapò, un’innovazione recente, richiama il colore dinastico dei Savoia dal XIV secolo, a sua volta derivato dalla devozione mariana. Nell'occasione si sono radunati gruppi storici e folcloristici piemontesi, 130 associazioni e circa 1.000 tra rievocatori e partecipanti. Evento multiepocale numero zero per “La storia ch’as bogia, drapò 600 anni d’amore”.

Causa le cattive condizioni meteo la giornata si è svolta presso la Citroneria Juvarriana della Reggia di Venaria Reale, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Stefano Allasia e numerose autorità.

"La Marina" di Nucetto era presente con la propria bandiera, scortata dal suo comandante e due fucilieri, accompagnati dal Sindaco di Nucetto Dho Enzo. Al termine della manifestazione si è svolta la cerimonia per la firma del Registro dei Gruppi storici rievocativi e folcloristici piemontesi.

Sergio Rizzo 

Sono 130 i gruppi che domenica 10 marzo, nella Citroniera della Reggia di Venaria, hanno sottoscritto il primo registro regionale dei gruppi folcloristici e storici del Piemonte. 

L'evento, che ha visto la partecipazione di oltre mille figuranti provenienti da tutte le province piemontesi, nell’ambito delle celebrazioni per i 600 anni del Drapò, ha rappresentato un importante momento di aggregazione e di valorizzazione della tradizione e della cultura del Piemonte. 

I gruppi folkloristici e storici che hanno aderito all’iniziativa sono stati accolti dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e dalle autorità locali che, dopo la chiamata degli onori da parte del Comandante del Gruppo Pietro Micca, hanno assistito al cambio della guardia e alle esibizioni di danzatori e suonatori delle diverse epoche.  

“Con oggi si avvia un percorso, è solo l'inizio, ma il traguardo è coinvolgere tutti. Con la firma del primo registro storico regionale, i gruppi presenti alla cerimonia hanno aggiunto il proprio nome a una pagina importante della nostra storia, contribuendo a preservare e diffondere le tradizioni che caratterizzano la nostra regione - ha esordito Allasia - Un segnale è stato lanciato, la volontà di dare riconoscimento e dignità a queste forme di espressione artistica e di rievocazione storica per troppo tempo sottovalutate e trascurate. Si tratta di una realtà importante, veicolo di coesione sociale e di integrazione. Attraverso la partecipazione alla vita associativa e alla pratica delle tradizioni folkloristiche, le persone possono sentirsi parte di una comunità, creare legami e solidarietà tra loro e contribuire al senso di appartenenza e di identità collettiva”. 

Presenti alla cerimonia anche la consigliera Sarah Zambaia, i consiglieri Ivano Martinetti, Gianluca Gavazza e Andrea Cerutti, il prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna, il parlamentare Alessandro Benvenuto, Guido Curto direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, il sindaco di Venaria Fabio Giulivi.

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