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Notte di San Lorenzo, dal mare alle dolci e sinuose colline di Langa a guardar le stelle

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Ripercorro gli agosti passati nel mio arredo mentale, scorro lo sguardo e mi soffermo sul mobile che contiene i ricordi. E' un armadio quattro stagioni: prevede lo spazio per autunno, inverno, primavera, estate. Appunto, io l'ho occupato tutto con l'estate. Gli abiti estivi, leggeri, poco ingombranti, tengono meno spazio, ma i ricordi estivi nella mobilia della mia mente sono troppi, assiepati, sacrificati, ma ci sono tutti: non si butta via nulla, troppo preziosi!

Sgusciano teli da mare, scoloriti di sole e di sale, stesi sulle rocce lisce, tinta biscotto, che scivolano e si intingono in acqua ed io ragazzina sedicenne, accovacciata, con le braccia strette attorno alla gambe, accolgo il sole che picchia sulla mia testolina ribelle. La roccia sale a picco sul mare e poi scende, e si fa conca, e come un piccolo porto sicuro scivola sull'arena e crea una deliziosa grotta con spiaggetta di sassolini che brillano al sole.

Porto Azzurro, il mio scoglio dell'Isola d'Elba tra gli abiti smessi del mio armadio quattro ante, è presente e rassicurante. Sempre! Che sollievo pensarlo in Piemonte nel mese di agosto. Sento in lontananza il vocio allegro dei miei amici agostani, una banda di scalmanati, circa una trentina, tra continentali, tutti milanesi, e gli altri del paese.

“Stasera si viene tutti alla grotta a vedere le stelle - invita, anzi comanda Mario, il bronzo di Riace, troppo bello - e tu Fiorellina quando torni a casa, togliti sto costume umido di dosso. Non dico un vestitino, ma infila pantaloni e maglia lupetto, stasera si può fare! Ci si porta la schiaccia (un dolce tipico con pinoli ed uva passa) e un po' di aleatico (vino liquoroso dolcissimo). Per voi bimbe solo gazzosa. Siamo intesi? Su, ora si va fare il bagno!”.

Guizzo in acqua e caccio un gridolino: un brivido di freddo sulla pelle scottata al sole. Sensazione da non dimenticare: mi immedesimo per inserirla nell'archivio e portarmela in Piemonte, dove il brivido, invece, è di freddo invernale, di neve e gelo. Sorseggio il sole, il pizzicore del sale sulla pelle, il solletico della brezza, avvolta dal profumo penetrante di rosmarino e finocchio selvatico. A lunghe bracciate mi allontano verso l'infinito, tra mare e cielo azzurri che si confondono.

“Fiorellì, mì, torna indietro!". La voce di Mario mi arriva mentre, per respirare, inclino la testa a pelo d'acqua. Mi volto indietro, la grotta è lontana: sono sola in mezzo al mare. “Chi lo sente il tu babbo se ti succede qualcosa? Ehhh!”. Inverto la rotta divisa a metà: tra libertà e paura.

Quella sera mi vestii a dovere per la notte sotto le stelle, e sorpresi tutta la cricca: un abitino giallo come il sole, con pois bianchi come le stelle, dava risalto alle spalle nude, al generoso décolleté e alle gambe affusolate e tornite, di un vivido color cioccolato. “Che mi prenda un colpo! Fiorellì, stasera fai concorrenza alle stelle!”. Mario, il bronzo di Riace, esclusiva preda delle turiste tedesche, si era accorto di me. Di Fiorellì, la scugnizza che, suo malgrado, stava diventando grande. Fu una notte magica che mi divise di nuovo a metà, tra scugnizza irriverente e aggraziata ed attraente donna.

Ma per fortuna, il 10 agosto è festa di San Lorenzo in tutto il globo. Anche stasera, nella suggestiva Langa, in Piemonte, c'è il firmamento, e nell'abisso nero le stelle lucenti mandano bagliori su un "mare" di dolci e sinuose colline che si perdono all'orrizzonte.

Ecco: una freccia splendente solca il cielo, è caduta una stella perchè tutti esprimano un desiderio.

Fiorella Avalle Nemolis

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