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Non facciamo entrare in casa la cimice asiatica

CUNEO

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Riceviamo e pubblichiamo: “Molte persone avranno avuto occasione, in questi ultimi periodi, di fare la conoscenza con un insetto, la Halyomorpha halys nota come “cimice asiatica”, che è già entrata (o tenta di entrare) nelle abitazioni. Si tratta di una specie che, questa estate, ha causato seri danni alle coltivazioni, soprattutto alle piante da frutto in Emilia Romagna ma che ha colpito colture anche in Piemonte e nella provincia di Cuneo.

Come altre specie, in questo periodo con l'abbassarsi delle temperature la cimice tende a spostarsi verso abitazioni e altri luoghi riparati dal freddo, ad esempio magazzini e garage. La Halyomorpha halys è una grossa cimice della lunghezza di circa 1,7 centimetri, dalla caratteristica forma a scudo (comune anche in altre cimici), con tonalità di bruno sulla parte superiore e sul lato inferiore, con toni di grigio, bianco sporco, rame, nero. Se disturbata emette un odore sgradevole, esalazione che serve anche da richiamo per trovarsi in tante in punti riparati e trascorrere l’inverno in una specie di letargo.

Anche se non è pericolosa per l'uomo è necessario combatterla nel momento di massima vulnerabilità: bastano alcuni accorgimenti per evitare che nelle nostre case le cimici asiatiche trovino un buon rifugio per l'inverno! Il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna ha emanato alcune strategie di controllo, preventive e di contenimento.

Cosa fare per impedire l'ingresso delle cimici nelle abitazioni:

- collocare zanzariere o reti anti-insetto alle finestre, attorno ai comignoli dei camini non in uso, sulle prese d'aria;

- sigillare crepe, fessure e tutti quegli accessi che consentono il passaggio delle cimici (tubazioni, canalizzazioni, feritoie, ecc.).

Cosa fare per eliminare gli ospiti indesiderati:

- utilizzare strumenti di pulizia per la casa a vapore per stanare gruppi di cimici annidate in cassonetti, infissi, tubature, ecc.,

- utilizzare l'aspirapolvere per raccogliere le cimici che si trovano in posti più facilmente raggiungibili (soffitti, verande) o dopo averle stanate col vapore. E' possibile usare anche bottigliette di ghiaccio spray per fare cadere le cimici a terra.

Le cimici raccolte non vanno liberate all'esterno, ma vanno eliminate immediatamente (si consiglia di immergere il contenitore utilizzato per raccoglierle in una bacinella d'acqua saponata per alcuni minuti) per evitare che si annidino altrove e che la primavera successiva ritornino in campagna a danneggiare le coltivazioni. Non vanno mai buttate nel water in quanto l’acqua presente, non saponata, non è sufficiente ad annegarle.

E' sconsigliato invece l'uso domestico di insetticidi che risultano poco efficaci e possono diventare dannosi per le persone, mentre possono essere utilizzati per il trattamento esterno degli infissi, dei cassonetti o di altri punti critici (solo nel caso che si lasci l'abitazione per alcuni giorni) e di ambienti non abitativi in cui non vi siano prodotti alimentari”.

Consuelo Monge, tecnico del Cipat/ Cia di Cuneo

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