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Col virus non esiste rischio zero, ma ciascuno di noi può ridurlo con comportamenti responsabili

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - In questi giorni di attesa della riapertura di quasi tutte le attività commerciali, vi è stato anche a Cuneo un vivace dibattito sulle necessarie procedure di protezione da un possibile contagio. (Clicca QUI per il testo del Dpcm firmato domenica 17 dal presidente del Consiglio)

 

Come riaprire? Con quali limitazioni? Con quali conseguenze? Con quali rischi?

 

Possiamo tutti tranquillizzarci sul fatto che il rischio non sarà pari a zero!

 

In materia di contagio da virus non esiste il rischio zero, esistono dei protocolli che tendono a minimizzare il rischio di contagio ma non ad eliminarlo del tutto. Il Premier Conte lo chiama “rischio calcolato”…

 

Il problema è che non sappiamo chi lo abbia calcolato e come.

 

In buona sostanza, occorrerà convivere con esso e, come ho già scritto su queste pagine (in maniera volutamente provocatoria, clicca QUI), solamente quelli più pronti riusciranno a sopravvivere, anche economicamente.

 

Niente sarà più come prima! E prima lo capiremo, prima riusciremo a ripartire su strade nuove, con mezzi nuovi.

 

E’ nostro compito trovare questi mezzi e costruire queste strade.

 

Gli obiettivi non cambiano, cambia la strategia.

 

Laddove non possa esistere il rischio zero deve esistere la responsabilità di ogni individuo di adottare tutti i comportamenti necessari per ridurre il rischio.

 

Dovremo gestire la nostra quotidianità utilizzando la mascherina; attendendo pazientemente in fila prima di entrare in luoghi pubblici; evitare contatti stretti con le altre persone; imparare a socializzare in maniera differente e godere degli altri in maniera rispettosa; riunirsi in luoghi aperti e socialmente sostenibili.

 

Le città rivestono un ruolo fondamentale in questa rinascita. Dobbiamo creare nuovi luoghi di aggregazione e di socializzazione.

 

Un nuovo modo di spostarci e di condividere gli spazi.

 

Un nuovo rispetto per l’ambiente e per la sua sostenibilità.

 

Una nuova solidarietà e comunanza.

 

Una nuova consapevolezza.

 

Una nuova responsabilità.

 

Per Noi, per le Nostre famiglie, per il Nostro futuro.

 

Solo così potremo affrontare quello che ci attende e se sarà il miglior Mondo possibile, sarà il Nostro Mondo!

 

Si può fare?

 

Si deve fare!

 

Occorre che ognuno di noi abbia la consapevolezza che solamente adottando comportamenti responsabili supereremo questo periodo.

 

Riccardo Sartoris, Movimento Consumatori Cuneo

 

 

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