Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Non è indispensabile essere monarchici per rendere un omaggio al santuario di Vicoforte

MONDOVì

  • Foto
  • Foto
  • Foto
  • Foto
  • Foto
Condividi FB

Alle h.11 di sabato 15 dicembre 2018 nel Santuario-Basilica di Vicoforte (Cuneo) mons. Meo Bessone e il prof. Aldo A. Mola rievocano l'inumazione delle Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena.

Il 15 dicembre 2017 giunse il feretro della Regina, sepolta a Montpellier dalla morte, il 28 novembre 1952. Il 17 seguente giunsero le spoglie di Vittorio Emanuele III, dal 31 dicembre 1947 deposte nell'altare maggiore della Chiesa di Santa Caterina ad Alessandria d'Egitto, ove il sovrano si spense il 28 precedente, cittadino italiano all'estero nella pienezza dei suoi diritti di Capo dello Stato abdicatario.

La Principessa Maria Gabriella di Savoia ringraziò il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver fattivamente propiziato il loro congiungimento in patria, nel cuore del loro amato Vecchio Piemonte. 

Da un anno le Salme dei sovrani riposano nella Cappella di San Bernardo, accanto a quella del duca Carlo Emanuele I, duca di Savoia dal 1580 al 1630, fondatore dell'imponente Mausoleo di Casa Savoia avviato sin dal 1596, proseguito su disegno di Ascanio Vitozzi e completato a metà Settecento dal geniale Francesco Gallo con la cupola ellittica più grande del mondo, stupendamente affrescata da Mattia Bortoloni e Felice Biella.

Le Tombe sono meta quotidiana di un flusso crescente di persone attratte dall'austera semplicità del luogo. Solenne e di rara bellezza, degna sepoltura di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, come dichiarò la Principessa Maria Gabriella di Savoia in visita a Vicoforte con la figlia Elisabetta, il Santuario propizia la riflessione sulla storia d'Italia e sui suoi punti di forza: la libertà dei cittadini e l'unità della patria, come si legge nel frontone del Vittoriano a Roma. 

Secondo il prof. Mola “per allietarsi della traslazione di un anno fa, non occorre affatto essere monarchici; basta sentirsi italiani”.

La rievocazione è promossa dalla Consulta dei senatori del regno, di concerto con la Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, presieduta da Alessandro Mella, e con la adesione del Gruppo Croce Bianca di Torino, presieduta da Alessandro Cremonte Pastorello.

VIDEO