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Boves: non c'è pioggia che possa fermare le tre Carovane della Pace da Cuneo, Borgo e Chiusa

CUNEO

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Il percorso delle tre Carovane della Pace 2019 non subirà cambiamenti, anche in caso di pioggia. Lo comunicano gli organizzatori della manifestazione in programma domenica 22 settembre. Verranno mantenuti i punti tappa di Mellana, Sant’Anna, Fontanelle e Peveragno. In caso di pioggia eccessiva, però, la manifestazione prevista in piazza Italia a Boves potrebbe essere spostata al teatro Don Bernardi (piazza dell’Olmo 6).

A Cuneo il ritrovo è al monumento della Resistenza alle 13.30, a Chiusa Pesio alle 12.30 al Monumento dei Caduti arrivando a Peveragno alle 13.45 in piazza XXX Martiri, infine a Borgo San Dalmazzo alle 14 al memoriale della Deportazione. Alle 16 è previsto l’arrivo a Boves. Tre ospiti saranno presenti sul palco: don Luigi Ciotti, don Luigi Di Piazza e Zia Caterina.

Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell’associazione Libera, farà riflettere Boves: afferma che purtroppo "il nostro Paese ha tradito la Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l’ha scritta. L’aumento della povertà, la perdita del lavoro, il talento girato in corruzione, la dispersione scolastica, l’analfabetismo di ritorno, la riduzione e lo smantellamento dei servizi sociali, la potenza di mafie e corruzione, il linguaggio imbarbarito, sono fenomeni indegni di un Paese che voglia essere democratico non solo di nome ma di fatto, un Paese civile".

Pierluigi Di Piazza in tutta la sua vita ha cercato di non voltarsi dall’altra parte (titolo dell’ultimo suo libro), ma di fare dell’accoglienza di qualsiasi “altro”, “diverso”, la caratteristica del suo agire. Spesso ripete che dobbiamo sconfiggere prima i muri che sono in noi, perché l’accoglienza è presente nel cuore, nella coscienza, nell’intelligenza, prima che nell’organizzazione. Ha pagato un forte isolamento grazie alle sue scelte di accoglienza e pace.

Caterina Bellanti, in arte zia Caterina, con il suo taxy colorato è un turbine di energia e amore a servizio dei bambini malati di tumore e delle loro famiglie spesso lasciate sole. Caterina trasforma la vita: ridà valore all’esistenza e condanna l’ipocrisia del mondo di oggi. La lotta contro i tumori è una lotta che ha molto a che vedere con la cura del Creato e dunque anche con la Carovana della Pace, visto che spesso i tumori sono causati dal cattivo uso che facciamo della natura, per quanto la avveleniamo con inquinamenti di tutti i tipi, con politiche industriali e agrarie totalmente sbagliate e contro l’uomo e l’ambiente.

Scrive don Flavio Luciano, responsabile della Commissione Giustizia e Pace Diocesi di Cuneo: "Questa Carovana vuol essere un grido di speranza. La Carovana è inserita nel periodo del Tempo del Creato che tante comunità cristiane vivono nel mondo intero. Il grido della Terra che si manifesta soprattutto nel clima impazzito è un segno che il creato attende che, finalmente, gli esseri umani manifestino la loro realtà profonda di figlie e figlie, anche in comportamenti di amore e cura per la ricchezza della vita. La nostra Carovana sarà un Sì alla vita".

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