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Nel Cuneese c'è "Humus job" per ridare sostenibilità e diritti al lavoro in agricoltura

CUNEO

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ALICE MARINI - Le restrizioni alla mobilità delle persone imposte dall’emergenza Covid-19 stanno mettendo in crisi molti settori tra cui quello agricolo. In particolare nel Cuneese, terra di migrazioni e di lavoro stagionale, la raccolta della frutta è alle porte e il consueto sistema di assunzione sta mostrando le sue fragilità. Serve manodopera (solo nel Saluzzese il fabbisogno ammonterebbe a 12mila lavoratori), ma servono anche soluzioni rapide ai problemi alloggiativi e alla necessità di garantire rapporti di lavoro regolari e stabili. 
 
"Per combattere le derive del caporalato e del lavoro grigio e per uscire dall’informalità nell’assunzione dei lavoratori in agricoltura" è nata come startup innovativa Humus Job, che in quasi due anni ha creato 400 posti di lavoro e solo nell'ultimo mese ha raggiunto la totalità di oltre 1200 iscritti. Si tratta di una piattaforma online che mette in comunicazione domanda e offerta in totale trasparenza: i lavoratori inseriscono i propri documenti e le aziende sanno a chi si stanno rivolgendo, anche in base alla geolocalzzazione. Quando il lavoratore accetta l'impiego, i suoi documenti diventano visibili e dopo appena 48 ore può cominciare la collaborazione. 
 
"Ci muoviamo attraverso reti indipendenti di aziende - spiega Elena Elia, psicologa, fondatrice di Humus Job insieme a Claudio Naviglia, antropologo, e il collaboratore Luca Barraco - per fornire un servizio più agevole per le assunzioni, promuovere contratti etici e regolari, favorendo la condivisione tra le aziende e rilasciando un bollino etico di qualità del lavoro. Grazie alla circolarità stagionale di produzioni differenti, ogni azienda impiegherà il lavoratore solo il tempo necessario, garantendo contratti a tempo indeterminato o determinato con un numero di giornate prefissato". 
 
Il servizio, che è gratuito per i lavoratori mentre per le aziende diventa a pagamento, inizialmente era rivolto perlpoiù ai migranti, ora si apre a tutti diventando un'occasione di rilancio per quanti hanno perso il posto di lavoro a causa del Coronavirus. Partita dalla Valle Grana, "Humus Job" è ora una giovane impresa che può dare una risposta concreta a questa emergenza, per fornire uno strumento a chi si occupa di questo fenomeno in tutte le parti d’Italia. La piattaforma si può sostenere fino al 1° giugno su Lita Italia (CLICCA QUI) con una campagna di equity crowdfunding.
 
Contatti: www.humusjob.it  / rete@humusjob.it
 
Alice Marini
 
(Foto Eleonora Racca_@Ellade Photo)

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