MONDOVì
ALICE MARINI - Se proviamo a parlare con persone di una certa età, ci dicono che anni fa si vendevano pochissime cose confezionate. Non c’erano i supermercati e nei piccoli negozi la gente andava a fare acquisti portandosi delle borse di tessuto fatte in casa. Con il progredire della società dei consumi, è cambiato praticamente tutto.
Si potrebbe pensare che questo abbia portato ad un minore spreco, ma non è proprio così. Le persone acquistavano quantità inferiori, che consumavano giornalmente, dagli esercizi sotto casa. In questo modo, sicuramente, non si riempivano di cose inutili. Non si può tornare indietro, anche perché i supermercati e i grandi centri commerciali sono ormai ovunque.
Insomma, questo per dire che se da un lato c’è un consumo esagerato di plastica (oggi se ne producono circa 380 milioni di tonnellate all’anno), dall’altro possiamo riconoscere che il movimento per il clima è sempre più universale e che anche nelle piccole città, specie nel nostro orticello, le buone pratiche hanno iniziato a spargersi.
Comuni, scuole, prefetture e tanti altri enti pubblici si sono già impegnati ad adottare specifiche misure (eliminando, ad esempio, i distributori delle bottiglie di plastica e installando erogatori d’acqua) e sono già numerosi sul territorio i negozi che hanno scelto di essere “plastic-free”, ovvero di abolire l'utilizzo della plastica monouso.
E’ il caso, ad esempio, della gastronomia “Marchisio del Corso”, con sede a Mondovì e Dogliani, in provincia di Cuneo, che ha da poco rivoluzionato il suo intero packaging, sostituendo le vecchie vaschette in plastica e alluminio con contenitori in Pla, un biopolimero derivante dall'amido di mais, completamente biodegradabile e compostabile.
"Un progetto - ci spiega Andrea Borrello, che insieme ai genitori gestisce l’attività - voluto sia per fornire un miglior servizio ai clienti (che così non devo più differenziare i prodotti), sia per ridurre l’inquinamento ambientale. Essendo tra i primi, sul territorio, ad aver cambiato il packaging - conclude - ci auguriamo che anche altre attività della zona si sensibilizzino alla causa e seguano l’esempio”.
L’esempio lo ha dato anche Negozio Leggero, nato da un’idea di giovani amici torinesi e diventato ben presto una realtà radicata (16 punti vendita in Italia, tra cui Torino e Bra) e intelligente: pasta, spezie, ma anche libri e prodotti per l’igiene della casa e la cura della persona, tutto si vende sfuso, libero da imballaggi e con il vuoto a rendere.
Una buona notizia, infine, arriva proprio all’indomani della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo: si tratta della scelta della catena italiana di supermercati bio NaturaSì (un punto vendita a Cuneo) di eliminare le bottiglie di plastica dagli scaffali, per fare spazio agli erogatori e fornire l’acqua ai clienti direttamente in bottiglie di vetro da ricaricare.
Non siamo poi così lontani dalla risoluzione del problema della plastica. E’ solo che va affrontato nel modo giusto. I modelli andrebbero sempre ripensati, a volta anche drasticamente, alla luce della situazione che viviamo. Solo informando (e informandoci), ma soprattutto facendo attenzione, possiamo sperare di aiutate il Pianeta a salvarsi.
Alice Marini