BRA
Venerdì 6 aprile l’Amministrazione Comunale di Narzole organizza per il secondo anno consecutivo la “Cena al buio” in collaborazione con la sezione cuneese dell’“Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti”.
I camerieri, tutti non vedenti, serviranno a tavola dagli antipasti fino al caffè. Non si può dire che sarà una serata usuale, ma sarà una cena diversa; il motto “con noi e come noi” che l’Associazione ha coniato in questa occasione, porta a far percepire sensibilità che solitamente non si sfruttano: il tatto, l’odorato, lo stesso gusto verrà amplificato, l’udito sarà teso, il singolo parlare cercherà conferma.
“Ci si avventurerà in uno spazio che per un cieco è il quotidiano - commenta il Sindaco Federico Gregorio - L’iniziativa è volta a sensibilizzare le persone comuni che abbiano voglia, ma soprattutto il coraggio, di vivere due ore da non vedente. Abbiamo quasi esaurito tutti i quaranta posti, ma invitiamo comunque chi volesse partecipare a telefonare al ristorante per mettersi in coda, qualora ci fossero defezioni dell’ultimo minuto”. Gli organizzatori dell’Uci di Cuneo danno alcune indicazioni: “Il buio in sala sarà assoluto; anzi, verranno “requisiti” anche gli accendini, cellulari e quegli orologi da polso con quadrante a luminosità notturna.
I commensali saranno accompagnati al proprio tavolo, sfioreranno le sedie su cui si accomoderanno, prenderanno subito visione tattile del piatto, dei bicchieri, della posateria, delle bottiglie. Ognuno srotolerà rigorosamente il proprio tovagliolo: pensiamo che possa tornare loro utile, il tutto naturalmente chiacchierando con i propri vicini secondo i migliori crismi della convivialità. E se tutto funziona, magari al digestivo, un accordo di chitarra o due tasti di fisarmonica ci allieteranno. In fondo cantare, anche se al buio, non è difficile”.
Per prenotarsi è possibile telefonare direttamente al ristorante “Antica Venaria Reale da Matteo” al numero 017377291. Il costo della cena è di Euro 33 e gran parte del ricavato andrà in beneficienza all’“Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti”.