CUNEO
CUNEO CRONACA - Mulini e macchine ad acqua sono un perfetto esempio di retro-futuro, ovvero di quel processo orientato a individuare soluzioni per un domani ambientalmente e socialmente sostenibile studiando e attualizzando le innovazioni del passato.
Per secoli, molte attività che stanno alla base delle necessità primarie delle comunità, quali macinare, segare, martellare, sono state sostenute dalle macchine ad acqua, come testimoniato dalla loro capillare diffusione nei nostri territori. A partire dal primo dopoguerra i mulini sono stati progressivamente abbandonati soppiantati dalle turbine idrauliche e dai motori elettrici e termici, con un processo di modernizzazione inevitabile e irreversibile, almeno ad una prima analisi.
Oggi, la crescente presa di coscienza dell’insostenibilità dei modelli di produzione e consumo dominanti e la minaccia di un’imminente catastrofe ambientale e sociale stanno spingendo alcune comunità a esplorare soluzioni tecniche alternative, che mettono l’uomo e la natura al centro, che fanno ricorso alla collaborazione anziché alla competizione, alla cura piuttosto che allo sfruttamento. In questo nuovo contesto, i mulini possono assumere un nuovo e diverso ruolo a supporto di processi produttivi di comunità in transizione socio ecologica fondata sulla sobrietà.
Nell'incontro in programma venerdì 14 febbraio, dalle 17 alle 19, presso la sede del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Cuneo (via Luigi Einaudi 20, Cuneo), si discuterà dell'importanza della tutela dei territori attraverso l'istituzione di comunità patrimoniali e del ruolo degli ecomusei in questo processo. Verranno presentate le principali architetture meccaniche delle diverse tipologie di macchine ad acqua tradizionali, illustrati i risultati di uno studio sulle potenzialità dei mulini ad acqua per lo sviluppo locale e condivise ricerche ed esperienze di recupero attualmente in corso.
Intervengono Alberto Collidà, Italia Nostra sezione di Cuneo "Ipotesi di tutela tramite le Comunità patrimoniali della Convenzione di Faro"; Alessio Barale, Ecomuseo della Segale e Barbara Barberis, Ecomuseo Terra del Castelmagno "Il ruolo degli ecomusei"; Walter Franco, Politecnico di Torino "Analisi funzionale delle macchine ad acqua finalizzata al loro riavvio o riconversione"; Andrea Pizzoglio, Politecnico di Torino "Studio del ruolo delle macchine ad acqua come motore di sviluppo economico e sociale dell'areale dell'Ecomuseo Terra del Castelmagno"; Roberto Olivero, Architetto "Paesaggio idraulico locale: esperienze, recuperi, ricerche". Modera Paolo Giaccone, Italia Nostra sezione di Cuneo. Alla fine dell’evento sarà possibile assaggiare prodotti da forno dell’Azienda Agricola Valgrana, grani coltivati in Valle Grana.