MONDOVì
Sono oltre 580 le opere del collettivo Cracking Art che hanno invaso il centro commerciale Mondovicino di Mondovì, in provincia di Cuneo. 21 opere giganti, 201 medie e 365 piccole che rappresentano tutti gli animali, dai lupi agli elefanti, dai coccodrilli agli orsi, passando per pinguini, rondini, rane e lumache. "Abbiamo scelto gli artisti della Cracking Art – afferma il rappresentante della famiglia che ha fondato Mondovicino, Giacomo Caramelli – perché pensiamo che la loro sia una forma di arte contemporanea con dei messaggi forti, ma anche in grado di coinvolgere il visitatore e donare al luogo in cui le opere sono installate, allegria. Inoltre, proprio per questo motivo, abbiamo scelto di coinvolgere anche le scuole della zona, per far svolgere ai bambini attività che possano avvicinarli all’arte, ma anche sensibilizzarli verso la plastica e le disastrose conseguenze che il suo utilizzo sconsiderato sta portando al Pianeta”
Dal 7 al 26 maggio, nelle mattinate dei giorni feriali, saranno coinvolte (offrendo anche il trasposto gratuito) le scuole del territorio per un progetto culturale proprio dedicato alla sostenibilità e che si inserisce nella finalità educativa dell’esposizione di Cracking Art. Ad oggi sono 10 gli istituti dei paesi limitrofi che parteciperanno all’iniziativa. Nei prossimi giorni saranno attesi circa 600 alunni, oltre agli allievi di molte scuole di Mondovì che, dopo essere stati vestiti con gilet catarifrangente, saranno accompagnati da un esperto con il quale prima visiteranno la mostra, poi saranno coinvolti in workshop legato al tema del riciclo: dal gioco delle 5 R (riduzione, riuso, raccolta e recupero) al quiz sulla biodegradabilità dei rifiuti, dal laboratorio durante il quale con materiale plastico vario (bottiglie, piatti, bicchieri, tappi) i piccoli artisti potranno realizzare animali che poi porteranno a casa come ricordo dell’esperienza insieme ad una foto e all’attestato di partecipazione al gioco "indovina che rifiuto sei".
Inoltre, nei weekend sarà prevista anche un’attività legata al processo di riciclo "live" di plastica. Saranno allestiti i macchinari per la macinatura e l’estrusione. Al termine del processo, con una stampante in 3D sarà possibile, dalla plastica macinata e resa filamento, creare oggetti tridimensionali. "Ci auguriamo che presto molte altre scuole ci confermino la loro partecipazione, perché riteniamo sia un progetto davvero di valore per il territorio, ma soprattutto un’attività interessante e divertente per i bambini" conclude Giacomo Caramelli.